Adesso basta. E’ giunto il momento di porre un freno al dominio anticiclonico. Le condizioni meteo climatiche attuali hanno stancato. Non perché non siano gradevoli, questo sia chiaro, ma pensando ai livelli termici raggiunti è evidente che c’è qualcosa che non va.
Sembra aprile, non dicembre. Sembrerà aprile anche a inizio gennaio, perché l’Alta Pressione – dopo un piccolo tentennamento – riprenderà lo scettro e pigerà sull’acceleratore. Le prime giornate targate 2023 proporranno giornate ampiamente soleggiate e ovviamente miti. Una mitezza che non avrà nulla a che spartire col mese di gennaio, ricordiamoci che si parla di uno dei mesi – insieme a febbraio – più freddi dell’Inverno.
Ora, con questo non vogliamo dirvi che vivremo un mese solamente anticiclonico, ci mancherebbe. La speranza è che qualcosa, a livello atmosferico, possa cambiare. Un cambiamento che in qualche emissione modellistiche si intravede, ma al momento è troppo poco per poter affermare convintamente che il quadro circolatorio sta per mutare.
Eppure le sensazioni sono buone. Sensazioni supportate da attente analisi atmosferiche, sensazioni che lasciano filtrare un cauto ottimismo. L’Inverno, per capirci, non è mica finito. E’ appena all’inizio, da qui a marzo potrebbe succedere di tutto. Non vogliamo arrenderci all’idea che i modelli stagionali, anche stavolta, abbiano ragione.
Modelli che, lo rammentiamo, vedevano un Inverno anticiclonico e insolitamente mite. Una sorta di remake di quanto accaduto un anno fa, allorquando freddo e neve stettero lontani anni luce dalle nostre latitudini. Però quest’anno è diverso, dicembre lo è stato nella sua prima metà e potrebbero esserlo anche gennaio e febbraio.
Se poi non sarà così pazienza, dovremo farcene una ragione. C’è poco da fare, stiamo vivendo un’era climatica molto particolare, un’era condizionata dal riscaldamento globale che sembra non conoscere ostacoli e che sembra riverberarsi – ogni anno di più – sulla forza del Vortice Polare.