Il freddo era iniziato da alcuni giorni in Italia con una irruzione di aria polare, ma senza neve, se non delle precipitazioni sparse in prevalenza nevose a quote collinari tra la Sardegna e regioni tirreniche, mentre era appena giunti i primi rovesci di neve sino alle coste nell’Adriatico. Nel Nord Italia prevaleva il tempo soleggiato.
Era gennaio allora, e si, e c’è una bella differenza di clima rispetto alla prima decade di dicembre che ci accingiamo a raggiungere, primo step dell’inverno meteorologico.
La sera dell’8 gennaio 1987 il Generale Andrea Baroni prevedeva l’arrivo della neve sul Nord Italia. E si, in Pianura Padana l’ondata di freddo ha una diversità che spesso si perde nelle previsioni meteo generali per l’Italia. Qui il freddo viene quando si attenuano i venti da nord, non appena arriva l’irruzione d’aria fredda. Poi la neve cade con le perturbazioni mediterranee oppure oceaniche, in genere al termine delle ondate di freddo o nella loro attenuazione temporanea.
In Pianura Padana è indispensabile la formazione del cosiddetto cuscinetto d’aria fredda, una condizione molto comune che non ha niente di eccezionale, ma che negli ultimi anni si è notevolmente attenuata, e non solo per i cambiamenti climatici.
E si, la caduta della neve in Val Padana e nel Nord Italia ha delle stranezze per tutti coloro che non ci vivono, il clima invernale ha delle peculiarità uniche. Ma in Italia sono numerose le particolarità climatiche, non ci sono solo al Nord, ove per altro, si diversificano per area.