La fotografia che si ottiene osservando le proiezioni del mese di settembre è quella di un’evoluzione meteo che in altri tempi avremmo definito fantascientifica. Assieme gruppo di meteorologi europei stiamo discutendo dell’evoluzione meteo in Europa per il mese di settembre, ma anche individuando le linee possibili di tendenza per la prima parte di ottobre.
Il forte sospetto è che la Corrente a Getto prevista con continuità soffiare (in quota) dalle aree tropicali davanti al Golfo del Messico verso l’Europa, possa trasportare uragani tropicali verso le coste del nostro continente. L’aspetto più sconcertante è che questi uragani, nel viaggio verso nord est, potrebbero acquisire energia, insomma, rinforzare in prossimità delle coste europee. Una prospettiva inedita, in quanto parliamo di veri e propri uragani delle aree tropicali, che causerebbero danni e devastazioni.
Al momento si parla esclusivamente di possibilità, siamo distanti dal periodo in cui dovrebbero giungere tali aree cicloniche verso le coste europee. Però, la domanda che ci siamo fatti è come mai i modelli matematici siano indirizzati spesso a dare questa previsione. Ci sono varie risposte, tra cui anche quella delle più calde, rispetto alla media, acque dell’Oceano in prossimità dell’Europa, le alte temperature dell’aria dovute al notevole richiamo di correnti dall’Africa fin sino le Isole Britanniche.
Insomma, ci sarebbero sulla carta varie concause che potrebbero favorire l’avvento di questi fenomeni meteo estremi, che se dovessero raggiungere l’Europa in serie, come peraltro viene mostrato dai modelli matematici per le prossime due settimane, sarebbe qualcosa di mai visto a memoria d’uomo.
I cambiamenti climatici hanno un ruolo fondamentale in questi eventi meteo estremi. Ma per quanto riguarda l’Italia, non sono previsti cicloni in un periodo di due settimane. Al più nel nostro territorio potrebbero esserci influenze di aree tempestose mediterranee, che in rari casi diventano dei piccoli cicloni tropicali del Mediterraneo, noti come Medicane. Su questi ci sono parecchi studi, c’è anche un modello matematico di previsione, che realizza simulazioni.
Gli scienziati ritengono che questi fenomeni possano presentarsi con più frequenza è maggiore intensità nel futuro.
L’ambiente ideale per il loro sviluppo sono le acque calde del Mar Mediterraneo, e queste ormai è risaputo hanno raggiunto temperature che sono molto superiori alla media. E potrebbero favorire, in condizioni atmosferiche adatte, l’intensificarsi di basse pressioni sino alla forza di piccoli uragani mediterranei. Per ora in un arco temporale di due settimane non ci sono previsioni di Medicane.
Ma il periodo propizio per questi eventi meteo estremi non è solo il mese di settembre, ma anche ottobre e novembre. Quest’anno con il mare molto caldo, e semmai ci fossero le condizioni ideali, anche dicembre potrebbe partorire piccoli cicloni simil tropicali nel Mediterraneo. Ma questa è solo un’ipotesi.
Lo ripetiamo, ora come ora, non ci sono all’orizzonte tempeste.
Ma un aspetto meteo non poco trascurabile per l’Italia è che perlomeno sino al 20 settembre tenderanno a prevalere temperature sopra la media, con la possibilità che dopo l’imminente ondata di caldo, ne seguono altre.
Le ondate di calore potrebbero essere alimentate dalla Corrente a Getto che andrebbe a spingere verso la Penisola Iberica occidentale, correnti settentrionali in quota che avvierebbero ricorrenti flussi di aria calda dal Sahara fin sino le Isole Britanniche, coinvolgendo l’Italia.
Insomma, per quel che ci riguarda, il meteo dell’estate sembra non voler finire e protrarsi per buona parte del mese di settembre. Nondimeno, l’instabilità atmosferica ricorrente sarà causa di intervalli temporaleschi anche di forte intensità.