Lo scompiglio meteo degli ultimi giorni non è solo da collegare all’improvvisa intrusione di masse d’aria fredda su quella calda preesistente. Eventi meteo estremi come quello sulle Marche devono la loro forza in parte anche a tutto il calore immagazzinato negli ultimi mesi. Ci riferiamo al calore in atmosfera e soprattutto sul mare.
Nel corso di tutta l’Estate le temperature marine si sono mantenute molto al di sopra della media, anche di 4-5 gradi. Si sono persino misurati picchi superiori ai 30 gradi in molti tratti di mare attorno all’Italia. Il Mar Mediterraneo bolle, ci sono a tutt’oggi temperature spaventosamente elevate rispetto alla media.
Le ultime misurazioni indicano che il Mar Mediterraneo non è mai stato così caldo in questo periodo di metà Settembre. La media della temperatura superficiale oscilla tra i 26 ed i 27 gradi. Risulta così stracciato anche il record per questo periodo che apparteneva al 2003.
L’improvviso raffreddamento che stiamo sperimentando in questo weekend ha effetti trascurabili sul mare, per via dell’inerzia che porta le acque marine a raffreddarsi molto più lentamente del suolo terrestre. L’acqua ha infatti avuto modo di scaldarsi anche in profondità.
Troppo caldo il mare, aumenta il timore di eventi estremi
Tutto il caldo che si accumula sul mare non è certo una novità di quest’estate, ma è sempre più ricorrente e il tutto va ricondotto al riscaldamento globale. Le Estati del nuovo millennio vedono caldo più persistente con effetti notevoli sul mare.
Il caldo marino determina una maggiore probabilità di innesco di perturbazioni violente con precipitazioni estreme, attraverso una maggiore cessione di vapore acqueo all’atmosfera e per effetto di un maggiore riscaldamento dai bassi strati.
C’è quindi una giustificata preoccupazione sul meteo delle prossime settimane, che necessiterà di un grande monitoraggio. Non si può non tener conto di questo surplus di energia pericolosa a disposizione per i temporali. Gli eventi estremi appaiono purtroppo destinati ad aumentare.
Il mare così caldo è motivo di preoccupazione, per la tanta energia a sostegno anche soprattutto delle perturbazioni che giungeranno, con il rischio che altre nuove linee di temporali (groppo temporalesco) possano evolvere in qualcosa di raro come i “Derecho”, gli MCS e anche , non ultimo, gli uragani mediterranei.