Il mese di Luglio appena terminato è stato caldissimo, classificandosi al secondo posto fra i più caldi di sempre, dietro di un soffio al Luglio 2015. Il grande caldo di quest’Estate, iniziata molto precocemente, si è visto anche a Maggio e Giugno, anch’essi fra i più caldi di sempre.
Se il 2022 fosse finito in questo momento, ci troveremo in Italia dinanzi all’annata più calda mai registrata da inizio rilevazioni accurate, grosso modo dal 1800. Il dato dei primi sette mesi dell’anno, secondo l’Istituto ISAC-CNR, vede un’anomalia pari a +0,98°C rispetto alla media trentennale 1991-2020.
Quest’anno è quindi al momento il più caldo di sempre, ma si tratta chiaramente di un trend provvisorio, in attesa di capire cosa accadrà negli ultimi cinque mesi dell’anno. Oltre al caldo, spicca la grande siccità. Il 2022 è infatti anche avviato a poter essere l’anno più arido, insidiando il primato detenuto dal 2017.
Da Gennaio a Luglio è piovuto mediamente il 46% in meno rispetto alla media del periodo 1991-2020. In alcune parti d’Italia, come noto, la siccità è più grave ed imperversa addirittura dall’inizio dello scorso inverno. Fiumi in secca e ghiacciai alpini in estrema sofferenza sono l’esempio più lampante.
Troppo calore rappresenta pericolo in vista dell’Autunno
In questo quadro così desolante, non è da escludere un cambio di tendenza per gli ultimi mesi dell’anno, per le piogge o per le temperature. Gli sbalzi improvvisi sono ormai abitudine. Tutto il calore accumulato in questi mesi rappresenta una fattore da non sottovalutare.
Nei prossimi mesi saremo dinanzi ad una minaccia importante, rappresentata dal rischio di tempeste autunnali violentissime ed elevato rischio di alluvioni. Perché proprio sull’Italia? La nostra Penisola è circondata da un mare caldissimo, il quale ha raggiunto temperature altissime.
Basti pensare che in alcuni tratti di mare, la temperatura superficiale dell’acqua ha raggiunto e superato i 30 gradi. Una tale escalation di caldo marino non si verificava dal 2003. Il caldo accumulato sul mare rappresenterà un carburante esplosivo con i primi passaggi perturbati e le prime irruzioni fredde.
Il caldo così anomalo del Mediterraneo favorisce una maggiore evaporazione dell’acqua e quindi tanta energia in più ad alimentare ed in intensificare gli effetti delle perturbazioni autunnali, quando arriveranno. Il mare così caldo può essere predisponente anche alla formazione dei medicane, gli uragani mediterranei.