L’anticiclone africano ha perso forza sull’Italia, e assumerà vigore il mix tra anticiclone subtropicale e quello delle Azzorre, con una ferita a oriente causata da un imponente discesa di aria fresca in quota associata ad un vortice ciclonico che ancora oggi sfiora il Sud Italia, ma che ormai rapidamente andrà via.
Il refrigerio che interessa tutta Italia è più efficace su settore orientale. A partire da oggi, da ovest premerà il caldo africano, ma il flusso di aria fresca est ne limiterà la sua espansione. Il contenimento della nuova ondata di calore da ovest dell’Italia non andrà oltre la metà settimana, quando comincerà una severa ondata di calore.
Nel frattempo, Francia e Spagna si preparano per l’ondata di calore.
L’evoluzione meteo a medio termine conferma un’elevata probabilità che si verifichi una nuova forte ondata di calore. Questa potrebbe raggiungere una forte intensità, dapprima soprattutto al Nord Italia, ma successivamente anche al Centro Sud. Mentre nelle regioni settentrionali si potrebbero battere record storici di temperatura.
Essendo previsioni meteo così estreme, al momento sarà necessario attendere conferma.
Le proiezioni di tutti i modelli matematici propongono temperature che un tempo sarebbero state inimmaginabili per Italia settentrionale. L’ondata di calore giungerà dopo aver travolto la Spagna e la Francia, il sud dell’Inghilterra, dove sono a rischio molti record storici di temperatura.
Il picco estremo non dovrebbe essere di lunga durata, per poi assestarsi da ondata di caldo record a forte intensità. Ma sulla durata di questo folle evento meteo ci sono dubbi evidenziati dai vari servizi meteo europei.
Quella che stiamo osservando da alcuni giorni minaccia di essere una feroce ondata di caldo, anche peggiore di quella del 2003, e che interessò soprattutto la Francia, l’Europa centrale, il sud Inghilterra e Italia settentrionale.
La temperatura potrebbe rimanere per un lungo periodo sopra la media, e placarsi da evento meteo record a estremo dopo il 18-22 luglio. Ma come detto prima, invece potrebbe avere un ulteriore rinforzo in Italia.
Durante l’ondata di calore si potrebbero verificare flebili infiltrazioni di aria instabile attraverso l’arco alpino, con la genesi di localizzati temporali di forte intensità, e con alta probabilità di eventuali grandinate con chicchi di grosse dimensioni, raffiche di vento intense (downburst se non microburst).
Parliamo di una situazione meteo inedita come intensità. Durante le ondate di calore del 2003 si ebbero sulle regioni settentrionali temperature elevatissime, ma quelle previste sono superiori. Ormai si intravede sempre più vicino la possibilità di avere picchi di valori a 41-42 °C a Milano su un record storico di Milano Linate di 39,3°C raggiunto l’11 agosto 2003. All’estero potrebbero essere battuti i valori record storici francesi, come anche in Spagna, dove si parla di picchi anche di 48-50°C.
Dopo il 20 luglio la situazione meteo potrebbe cambiare sulle regioni settentrionali, dove si potrebbero insinuare delle pericolose linee temporalesche, con fenomeni che potrebbero essere anche molto violenti.
In quella fase si avrebbe un abbassamento della temperatura temporaneo, con una riduzione del caldo estremo in tutta Italia, ma con temperature sempre sopra la media di svariati gradi. Si potrebbe manifestare una burrasca temporalesca, forse la maggiore di questa estate, con eventuali nubifragi sul Nord Italia, tempeste elettriche, e come detto, forti raffiche di vento grandinate.
Il peggioramento non dovrebbe scendere a sud dell’Appennino settentrionale. Pertanto, la penisola e le Isole Maggiori avranno diffuso bel tempo, e canicola persistente. Successivamente potrebbe tornare vitale l’anticiclone africano in tutta Italia, con ulteriore flusso d’aria molto calda dall’Africa. Se quest’ultima previsione dovesse essere confermata, l’ondata di caldo potrebbe avere serie conseguenze.
L’evoluzione meteo aggraverà i danni derivanti dalla siccità per effetto delle altissime temperature.
Rammentiamo che per le previsioni meteo l’affidabilità decresce man mano che ci allontaniamo dal giorno di emissione.