Le prime anticipazione dell’evoluzione meteo prospettate per la prima parte di Luglio sono confermate ancora oggi dai modelli matematici di previsione. Finalmente l’esagerata potenza dall’anticiclone africano tenderà a placarsi, addomesticata dall’Anticiclone delle Azzorre che si sposterà molto verso nord favorendo la spinta di aria fresca proveniente dalla Scandinavia verso sud. Ma questa novità sarà, comunque da confermare.
Tale evento meteo sarà il preludio di un abbassamento della temperatura su quasi tutta l’Europa centrale e l’Italia.
La parte occidentale del continente europeo sarà però invece interessata da caldo intenso. E in quella parte d’Europa si instaurerà una condizione atmosferica di tempo abbastanza asciutto, con poche precipitazioni. Le correnti oceaniche che trasportano le perturbazioni transiteranno verso l’Islanda e poi verso il Circolo Polare Artico e ancora più a nord. Le stesse discenderanno con instabilità atmosferica verso la Scandinavia, e giù sino l’Italia, dove probabilmente si assisterà una sorta di vero e proprio break meteo estivo. Ma non cadrà tanta pioggia da risolvere l’attuale deficit pluviometrico, e ancor meno si risolverà la siccità.
Ci si chiede quanto potrà essere incisivo l’abbassamento della temperatura. Ebbene, non avremo un clima rigido estivo, probabilmente la temperatura scenderà verso valori prossimi alla media, o nemmeno, rimanendo sopra la norma, in quanto le acque del Mediterraneo sono surriscaldate a dismisura, compresi mari italiani.
L’intrusione di aria più fresca in quota produrrà instabilità atmosferica. Questa una volta giunta sulle nostre regioni potrà dar luogo a temporali che saranno distribuiti a macchia di leopardo. Però, la frequenza potrebbe essere interessante per dare delle buone precipitazioni su molte regioni italiane. Ma lo ribadiamo, la siccità non andrà via con questo evento meteo.
Non è il caso di aggrapparci a questo cambiamento meteo per avere piogge che ci toglieranno dalla siccità. Come già descritto in precedenza, per chiudere il capitolo siccità servirà tanta pioggia distribuita nel tempo e diffusamente abbondante, soprattutto per le regioni settentrionali dove il deficit pluviometrico è di straordinaria gravità.
Successivamente, a questo cambiamento delle condizioni meteo, l’anticiclone africano tornerà a esplodere verso nord, elargendo ancora una volta un’ondata di calore.