L’Estate 2022 ha avuto un avvio molto anticipato ed il meteo si è arroventato fin da Maggio. Più volte, abbiamo evidenziato come fra le cause scatenanti delle rimonte d’aria africana alle nostre latitudini vi sia la risalita del cosiddetto ITCZ, o fronte intertropicale.
Le sue oscillazioni stagionali, legate all’andamento del monsone africano ed indiano, determinano lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali: le risalite del nostro anticiclone nord-africano a latitudini elevate sono dettate dall’anomala oscillazione dell’ITCZ.
Nella teoria, l’Inter Tropical Convergence Zone, è un’area del pianeta Terra dove si ha la convergenza degli alisei dell’emisfero boreale e dell’emisfero australe. Questi sono venti costanti che spirano in direzioni opposte a seconda dell’emisfero e che si incontrano in tale linea.
Esso è anche definita come equatore climatico, ma non è stabile. Di norma fluttua un poco più a nord o un poco più a sud a seconda delle stagioni. Ma allora quando ed in che modo è in grado di condizionare il meteo in Italia? Naturalmente il monitoraggio avviene in Estate.
In base a tutto quello che abbiamo finora evidenziato, verrebbe da pensare che quest’anno la cosiddetta zona di convergenza intertropicale si sia innalzata molto più a nord del normale. In realtà, sino a poche settimane fa quest’area di convergenza è rimasta invece finora più a sud rispetto alla media.

Allora come abbiamo potuto avere queste rimonte anticicloniche africane? Ci sono stati altri fattori, in primis la circolazione euro-atlantica con affondi ciclonici pressoché costanti verso l’area d’oceano tra Azzorre e Portogallo.
Impennata ITCZ, le possibili conseguenze sull’Estate
Adesso questa linea dell’ITCZ si è portata puntualmente più a nord, salendo sopra media. Questa è un’altra forzante favorevole per le rimonte delle alte pressioni subtropicali e certamente non è una carta a favore di chi spera che l’Estate 2022 vada a calmare i bollenti spiriti.
Nei prossimi giorni avremo la concomitante presenza di due fattori: da un lato l’affondo di una depressione atlantica verso il Marocco che innescherà la risalita del promontorio verso il Mediterraneo Centrale. Dall’altro lato l’impennata dell’ITF su valori sopra media, specie sulla porzione occidentale dell’Africa.
Tutto gioca quindi a favore del trasferimento verso il Mediterraneo dell masse d’aria molto calde dal Nord Africa. Non a caso avremo l’ondata di calore più intensa dell’estate per ora. C’è poi il fattore global warming, con le estati sempre più calde e dominate dai regimi subtropicali.
Lo studio e la previsione di tale linea di convergenza è fondamentale per determinare il meteo del nostro paese ma anche dell’Europa intera. Per come si stanno mettendo le cose, l’estate per il suo prosieguo non promette nulla di buono e potrebbe quindi persistere questo regime di flussi caldi diretti sul Mediterraneo.