La durata dell’ondata di caldo che è iniziata 40 giorni fa, anche se interrotta brevemente determinerà la chiusura di Giugno con temperature medie mensili molto superiori alla media. Mai come ora forse viene discusso da tutti, come il clima sia cambiato questi anni, e quando sia divenuto una priorità intervenire per ridurre le emissioni di ogni sostanza che incrementi l’attuale effetto serra. Di certo non è di supporto la situazione internazionale.
Ed è l’effetto serra a dare un incremento della temperatura estiva.
Le previsioni meteo per le prossime due settimane indicano ripetute ed esasperanti bolle d’aria rovente dal Sahara verso l’Italia. Quindi avremo diffusamente temperature diffusamente sopra la media. Ma nel frattempo, prende sempre più forma la possibilità di un cambiamento meteo in una ristretta parte d’Italia. Le proiezioni danni massime estreme anche sopra i 45°C
La linea di confluenza tra masse d’aria dell’Atlantico e quelle dell’Africa favorirà la genesi di una linea di sviluppo temporalesco con fenomeni anche di forte intensità. Questa si adagerà a breve, poi si estenderà all’arco alpino sfondando parzialmente verso le alte pianure del Nord Italia.
Ma il rischio di temporali potrebbe di nuovo estendersi alle zone interne della Penisola, ancora una volta con fenomeni di forte intensità.
Ovunque, i temporali potrebbero essere accompagnati da grandinate anche con chicchi di grosse dimensioni.
E per ora sembra essere questa la parte d’Italia dove c’è speranza di una riduzione dell’ondata di calore estremo. Caldo intenso che a tratti prevarrà anche da queste parti, ma che poi sarà di nuovo moderatamente attenuato da masse d’aria instabile foriera di forti temporali.
Nonostante il rischio di temporali di forte intensità con eventuali conseguenze, sulle Alpi e Prealpi pioverà a quanto pare, e se i fenomeni si ripeteranno nel tempo, avremo una diminuzione del deficit pluviometrico, e la speranza che un po’ più di acqua affluisca verso il fiume Po che non vede una secca come quella attuale da almeno 70 anni.
La temperatura, però al Nord Italia, Alpi e Prealpi comprese, si dovrebbe mantenere sopra la media, con alto tassi di umidità. E sarà ciò che darà energia ai forti temporali che potrebbero svilupparsi in questa area.
Il resto d’Italia, nell’arco delle prossime due settimane, avrà davvero poche speranze di vedere un abbassamento sostanziale della temperatura, ma per ora, anzi, ci sono segnali di un’accentuazione della calura durante la prossima settimana, tra la stasi dell’alta pressione, la permanenza di un flusso d’aria molto calda ed un aumento dei geopotenziali a 500 hPa (altezza del suolo della pressione atmosferica a 500 hPa).
Per intenderci, la prossima settimana si potrebbero avere dei record storici di temperatura, ma è opportuno su alcune specifiche attendere conferma sui valori estremi di previsti, che oggi sono terribili.