C’è una linea di confluenza tra due diversissime masse d’aria, e si sta avvicinando all’Italia. In Francia sta generando temporali che devastano le campagne, procurano danni anche alle abitazioni, per non parlare alle auto, la vegetazione.
I temporali di questi giorni in Francia sono di intensità allarmante.

Quell’area di confluenza potrebbe varcare le Alpi e tuffarsi, a fasi alterne in Pianura Padana, dove potrebbe dare origine a violente escalation temporalesche, in un contesto che vedrà anche la temperatura aumentare per l’espandersi tra sabato e lunedì di un poderoso anticiclone africano.
E se gran parte d’Italia patirà per il caldo che potrebbe divenire su varie località record per giugno, le regioni alpine, prealpine e a tratti alcune aree padane, potrebbero essere coinvolte in una furiosa attività temporalesca.
Temporali che potrebbero dare grandinate anche intense, talune anche con grossi chicchi di grandine dalle grosse dimensioni. Ciò è già avvenuto in Italia questi giorni, e succederà ancora.
Eppure, tal possibilità di eventi meteo intensi non è prevedibile come potrebbe sembrare. Infatti, il peggioramento che si avrà venerdì in parte del Nord Ovest, le Alpi e le Prealpi è emerso solo 24 ore fa. Si tratta, d’altronde di quelle limitate interferenze che le previsioni meteo d’estate rilevano solo a breve distanza dall’evento meteo, e che sconquassano la qualità e affidabilità delle previsioni del tempo.
I temporali attesi venerdì potrebbero assumere forte intensità nelle aree indicate, con anche la caduta di grandine. Quest’ultima meteora sembra essere divenuta sempre più frequente, ultimamente. Ma era da mettere in conto con tutto il gran caldo che fa che poi da energia ai temporali che diventano intensissimi.
Ma non ci sarà solo grandine, ma anche pioggia, che seppur limitata a ristretti territori, che se fosse seguita da nuove fasi temporalesche come sembrerebbe, darebbe un sollievo non da poco all’emergenza siccità che attanaglia quelle aree d’Italia.
Vedremo nei giorni se ci sarà un indebolimento, quantomeno nella regione alpina e prealpina, dell’alta pressione africana a vantaggio delle infiltrazioni oceaniche, anche se come si diceva in altri approfondimenti, ci sarà il gran calore africano ad interferire con una nuova poderosa ondata di calore che è in programma a brevissimo su gran parte dell’Italia, con temperatura altissime. Ma nel Nord Ovest, non dovrebbe essere un evento meteo rilevante, se non temporaneamente.
In un contesto di meteo estremo, l’insieme di questi fenomeni sono da mettere in conto, fanno parte delle dinamiche del nuovo clima che ormai ci interessa. Che dire se non che a sorpresa prima o poi farà anche molto fresco come succede, per esempio, tra Afghanistan e Pakistan, dove in aree in questo periodo dell’anno caldissime ci sono ben oltre 10 gradi sotto la media, ed è nevicato nei monti.