La morsa del caldo è destinata ad intensificarsi sull’Italia, dove sono in arrivo giornate dal meteo avverso a causa delle temperature eccessivamente roventi. La calura dovrebbe infatti crescere da qui sino a metà settimana, ma anche successivamente insisterà con tenacia su parte della Penisola.

L’anticiclone africano aveva concentrato sino al weekend la sua potenza di fuoco tra Spagna e Francia, con il caldo eccezionale poi capace di sfondare sul cuore del Continente. Ora invece anche l’Italia è bersaglio dei nuovi flussi bollenti di matrice sahariana.
Il grande caldo investirà tutto lo Stivale, con temperature destinate ad impennarsi ulteriormente soprattutto al Sud. Il momento più caldo è atteso a metà settimana, con valori che potranno superare la soglia dei 40 gradi in qualche località, ma sarà probabilmente abbattuto anche il muro dei 42 gradi.
Le ultime proiezioni non lasciano scampo, a proposito di quest’ennesima recrudescenza del caldo sahariano, che configura questo avvio dell’estate del 2022 in piena competizione con la famosissima estate di caldo estremo del 2003.
Le temperature più alte si toccheranno con ogni probabilità giovedì, con picchi di 42 gradi ed oltre sull’interno della Sicilia, il Tavoliere e il materano. Non andrà meglio sul resto d’Italia, si boccheggerà con punte di 38-40 gradi sulle aree interne del Centro-Sud e localmente sull’area padana emiliana.
Temperature massime fino al 24 giugno 2022, i capoluoghi più caldi:
Foggia 40°C
Cosenza 39°C
Oristano, Caltanissetta 38°C
Iglesias, Reggio nell’Emilia, Bologna, Modena, Carbonia, Ragusa, Ascoli Piceno, Benevento, Cesena, Forlì 37°C
Parma, Sanluri, Ferrara, Matera, Terni 36°C
Lecce, Tempio Pausania, Catanzaro, Mantova, Piacenza, Campobasso, Rovigo, Andria, Cremona, Vicenza, Firenze, Padova, Enna, Lodi, Arezzo, Frosinone, Macerata, Verona, Villacidro, Nuoro, Sassari, Taranto, Pavia, Ravenna, Reggio di Calabria 35°C
Qualcosa inizierà a cambiare da venerdì e soprattutto da inizio weekend, quando l’intervento di un impulso instabile più incisivo determinerà un calo termico non solo al Nord, ma anche sulle regioni centrali. Sono attesi fino a 4-5 gradi in meno, a fronte di clima ancora infuocato sulle regioni meridionali.
Probabilmente non si tratterà di un vero e proprio refrigerio, ma solo di un’attenuazione della canicola su parte d’Italia. Tra l’altro è possibile che poi nuove intense fiammate sahariane riportino in alto i termometri verso livelli estremi tra gli ultimi giorni di giugno ed inizio luglio.