Il mese di giugno era in passato tradizionalmente non caratterizzato da ondate di caldo feroci verso l’Europa centrale e l’Italia settentrionale. In effetti, e soprattutto nell’ultimo ventennio che si sono battuti tutti i record di temperatura da queste parti.
L’inizio dell’estate 2019 in Europa fu molto caldo. Molte località del continente videro le temperature record, con alcune città che raggiunsero valori di caldo mai registrato prima.
L’ondata di caldo di quel fine giugno è stata illustrata su questa mappa, che mostra le temperature in tutta Europa il 27 giugno 2019. La mappa è stata derivata dal modello Goddard Earth Observing System (GEOS) e rappresenta la temperatura dell’aria a 2 metri dal suolo. Le aree rosse più scure sono dove il modello matematico mostra temperature che superano i 40°C.
Il modello GEOS, come tutti i modelli meteorologici e climatici, utilizza equazioni matematiche che rappresentano processi fisici (come precipitazioni e processi nuvolosi) per calcolare cosa farà l’atmosfera. Le misurazioni effettive di proprietà fisiche, come temperatura, umidità e vento, vengono regolarmente integrate nel modello per mantenere la simulazione il più vicino possibile alla realtà osservata.
Il 27 giugno 2019, un rapporto dei servizi meteorologici europei evidenziava temperature molto pericolose con il livello di allerta più alto in alcune parti della Spagna, Francia, Svizzera e Croazia. Ma anche in Italia il livello di caldo, come si vede dalla cartina, fu sottolineato come pericoloso dagli enti preposti.
Il dipartimento meteorologico francese elencò come numerose città furono battuti i record di temperatura in quello che fu il giorno più caldo di giugno, molti dei quali erano stati stabiliti durante l’ondata di caldo micidiale del 2003. Il record nazionale francese per la temperatura più calda (di qualsiasi periodo dell’anno), stabilito nel 2003, è stato rotto nella città di Carpentras che raggiunse i 45,9 ° C (114,6 ° F) il 28 giugno alle 16:20 ora locale.
L’ondata di caldo del 2019 è iniziata alla fine di giugno, quando le masse di aria calda dal Sahara hanno prima colpito la Spagna e poi si sono diffuse nell’Europa centrale. Le notizie citarono anche un paio di sistemi ad alta pressione responsabili dell’aspirazione dell’aria calda e della soppressione della copertura nuvolosa. Il caldo eccezionale persistete a lungo.
Come si noterà, le ondate di caldo estremo si mostrano sempre più vicine negli anni, e con caratteristiche di eccezionalità, sancendo quelli che sono i cambiamenti meteo climatici che vedono un aumento della temperatura globale, e l’Europa estremamente esposta questi.