Molte regioni d’Italia sono soggette in questo periodo dei fenomeni meteo che danno origine a temporali anche di forte intensità. Quest’anno siamo abbastanza in ritardo con tale fenomenologia, anche perché si nota una consistente situazione di deficit pluviometrico, e non sono di certo stati sufficienti i temporali sparsi che si sono verificati ultimamente a risolvere la situazione.
La nostra analisi orientata nel cercare di individuare il rischio di grandine nei prossimi giorni in Italia. Orbene, la previsione di temporali prospettata dai modelli matematici, indica la possibilità che i fenomeni temporaleschi si possono verificare soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali italiane, ma anche nelle zone interne della Sardegna. Però non ogni temporale è accompagnato dalla grandine, anche se in questo periodo dell’anno è molto frequente avere grandinate abbondanti con piccoli chicchi, peraltro con fenomeni molto più diffusi e abbondanti rispetto a quanto succede d’estate, ciò perché la temperatura dell’aria è decisamente inferiore rispetto a quelle estiva.
In questa stagione si possono avere però già delle grandinate con chicchi di grosse dimensioni, i nostri archivi risultano grandinate anche invernali con danni agli autoveicoli avvenuti anche nel mese di dicembre Lazio, oppure Sicilia, Sardegna. Per marzo abbiamo segnalazioni di grandinate devastanti in Lombardia, soprattutto a Milano.
È assai improbabile che vi siano grandinate con danni nelle regioni del Nord Italia durante il periodo invernale, quando anche l’attività temporalesca si attenua completamente e si presenta solo in talune circostanze e assai raramente.
Ma ecco che il Nord Italia ormai vede esplodere il rischio di grandine anche di grosse dimensioni. In questi giorni ci sono state già delle grandinate con chicchi piuttosto grossi, citiamo aree dell’Emilia, del Friuli, della Lombardia e del Piemonte.
Grandine che purtroppo procurato danni in agricoltura, e talvolta anche gli autoveicoli. Ma per ora non ci sono state grandinate devastanti da causare danni anche gli edifici, come avvenne lo scorso anno nella parte meridionale dell’hinterland di Milano, dove la grandinata devastante che si abbatté danneggiò le tapparelle e le rifiniture esterne di interi stabili. Un evento meteo comunque eccezionale, ma non insolito in Italia, specialmente al Nord.
Con maggio inizia la stagione vera e propria delle grandinate, con fenomeni intensi, che possono procurare danni.
Abbiamo consultato i modelli matematici per comprendere la possibilità di grandinate nei prossimi giorni. Osserviamo un rischio grandine anche nella giornata del 3 maggio. Poi di nuovo rischio grandine attorno al 5 maggio nelle regioni settentrionali, mentre un incredibile aumento del rischio di grandine lo osserviamo a partire dal 10 maggio, quando si potrebbero verificare, che a causa del contrasto di masse d’aria che vengono dall’africa e freddo che vengono dal Nord Europa contrasti termici favorevoli allo sviluppo di temporali intensi. I fenomeni si dovrebbero concentrare soprattutto al Nord Italia.
In una previsione come questa abbiamo solo una visione d’insieme dei fenomeni che si potrebbero verificare, e non di certo la localizzazione.
Attualmente, però il problema maggiore è l’assenza di pioggia, e ci attendiamo che piova con abbondanza dato che molti corsi d’acqua sono semi asciutti, e questo succede anche in aree che generalmente non patiscono questi problemi, come la regione alpina e prealpina. Anche se poi da queste parti le piogge sono iniziate a cadere.
Ci aggiorneremo con il prossimo bollettino meteo sugli eventi meteo estremi in Italia, analizzando in particolare quelli grandinigeni.
Report Grandine
Le maggiori fasi temporalesche, stime.