Le premesse ci sono tutte, viviamo da mesi con anomalie meteo climatiche, che siano di temperatura o di precipitazioni, la normalità di un tempo, che poi attualmente prendiamo come riferimento quella degli ultimi trent’anni, Era di un cambiamento climatico, vede il tempo meteorologico che sembra aver perso la bussola.
Le ultime informazioni disponibili dei centri di calcolo che distribuiscono a livello mondiale i dati sorgente per poi sviluppare le previsioni meteo, propongono l’avvento della prima ondata di caldo. L’evento meteo potrebbe essere abbastanza rilevante, in quanto si potrebbe raggiungere un picco di temperatura anche di oltre 35 °C tra Sardegna, Sicilia e regioni meridionali italiane.
Ma il caldo punterebbe anche più a nord, come le pianure dell’Italia centrale che andrebbero sopra i 30 °C, mentre per ora non sembrerebbero raggiunte da temperature così estreme le regioni del Nord Italia.
Da queste parti probabilmente a stento si toccheranno i 30 °C, ma queste sono solo stime, la grande pianura del Nord Italia è soggetta estremi meteo che sono maggiori rispetto altrove, e quindi la previsione potrebbe essere di una più marcata calura rispetto a quella prospettata dai supercalcolatori.
Con le previsioni stagionali abbiamo visto, e vedremo con altri approfondimenti, che la linea di tendenza potrebbe vedere uno stravolgimento del meteo di maggio che abbiamo visto sino ad ora, con la tendenza ad avere temperature sopra la media su un’ampia area europea e d’Italia. Tuttavia, insistono le irruzioni d’aria fredda di origine artica, che prossimamente avranno comunque un’influenza anche sull’Italia, anche se forse marginale. Per quanto concerne l’Italia, soprattutto l’anomalia dovrebbe interessare le regioni del Nord, segnatamente la Pianura Padana occidentale, quella dal clima maggiormente continentale.