Il riscaldamento globale non conosce ostacoli, come abbiamo visto spesso negli ultimi anni. Ogni vecchio record è fatto per essere battuto con incredibile velocità. Il 2020 ha fatto registrare una temperatura media globale paragonabile a quella rilevata nel 2016, che è considerata la più alta mai registrata.

L’ultimo rapporto stilato dalla WMO (Organizzazione Meteorologica Mondiale) non lascia sperare in un allentamento del global warming, tutt’altro. In particolare, sale al 50% la probabilità che nei prossimi 5 anni la temperatura media globale sia capace di spingersi in un anno almeno ad 1.5°C superiore all’era pre-industriale.
Il dato di 1,5 gradi non è scelto casualmente, in quanto rappresenta una soglia critica oltre la quale si prevede che l’impatto del clima risulti sempre più danno per le persone e l’intero Pianeta. Da taluni è considerata una soglia di non ritorno, che determinerebbe un processo incontrollabile.
Questa probabilità era stimata appena al 10% per gli anni tra il 2017 ed il 2021, un dato che conferma la prevista ulteriore accelerazione del riscaldamento globale. La probabilità sta quindi crescendo a dismisura per gli esperti, che si aspettano peraltro a breve di registrare l’anno più caldo.
C’è infatti una probabilità addirittura del 93% che almeno un anno tra il 2022 ed il 2026 diventi il più caldo mai registrato, scalzando così il 2016 dalla prima posizione. Inoltre, è sempre del 93% la possibilità che la media quinquennale per il 2022-2026 sia superiore al precedente periodo quinquennale del 2017-2021.
Importanza accordo di Parigi
Il Wmo ricorda che un solo anno di superamento della soglia di 1.5 gradi non significa violare l’accordo di Parigi. Quest’accordo fissa obiettivi a lungo termine per ridurre le emissioni globali di gas serra. Di conseguenza l’obiettivo è limitare l’aumento della temperatura globale in questo secolo a 2 gradi, preferibilmente a +1,5.
Nel 2021, la temperatura media globale è stata di 1,1 gradi al di sopra del livello base preindustriale. Questa è la stima provvisoria dell’Omm sullo stato del clima globale. Nella tendenza di lungo periodo si mantiene la tendenza al forte riscaldamento.
Il segretario generale dell’Omm, Petteri Taalas, ha dichiarato: “Finché continueremo a emettere gas serra, le temperature continueranno a salire, così come i nostri oceani continueranno a diventare più caldi e più acidi, il ghiaccio marino e i ghiacciai continueranno a sciogliersi, il livello del mare continuerà a salire”.
La conseguenza sarebbe un clima sempre più estremo. Tra l’altro quest’anno è preoccupante anche la situazione sull’Artico, dove i ghiacci hanno raggiunto troppo i massimi annui. Il riscaldamento è sproporzionalmente elevato ed è l’area dove le temperature stanno aumentando in modo impressionante.