Il caldo eccessivo di questo mese di Maggio, che si sta andando a chiudere, è un eloquente segnale di estremizzazione meteo. Diciamo pure che è l’ennesimo fatto anomalo riscontrato negli ultimi mesi, con l’andamento stagionale molto più turbolento rispetto alla pur normale variabilità del clima italiano.

Ci trasciniamo anzitutto da molti mesi una siccità che non si è minimamente risolta. La Primavera non è stata così generosa in fatto di pioggia, dopo un inverno eccezionalmente secco. La penuria eccezionale d’acqua ha ridotto i fiumi allo stremo, in particolare sul Nord Italia.
A poco servono i nubifragi che di tanto in tanto intervengono nelle ultime settimane, quelli che vengono chiamati nel gergo mediatico “bombe d’acqua”. I nubifragi sono infatti fenomeni del tutto locali, che nelle ultime settimane hanno seguito già un regime tipicamente estivo.
Poi ci sono gli sbalzi termici, come il fresco improvviso del weekend giunto dopo una lunga fase di caldo anomalo. E attenzione, ora tornerà il caldo ancora più forte del precedente e potrebbe poi essere interrotto da un nuovo brusco ingresso di correnti fresche a suon di temporali.
Lo zampino del riscaldamento globale
L’estremizzazione meteo è proprio questa: passare nel giro di pochissimo tempo da un estremo ad un altro; questo può valere sia per le temperature, sia per il trend mensile o stagionale, così come per le precipitazioni. Tra l’altro ormai vediamo sempre più spesso fenomeni alluvionali nel corso di tutto l’anno.
Il riscaldamento globale amplifica questi fenomeni? La risposta è sì, quasi certamente. Non abbiamo disponibili delle serie storiche ultra secolari, ma possiamo utilizzare il buon senso che ci dice che in un clima mediamente più caldo ci sono maggiori scontri termici.
I fenomeni meteo diventano inevitabilmente più violenti e più estremizzati. In alcune serie meteorologiche di lunga durata si può affermare che le precipitazioni non sono diminuite nell’arco di un anno (cioè sui 12 mesi piove più o meno come faceva un secolo fa), ma sono diminuiti i giorni di pioggia.
Questo significa che quando piove lo fa in maniera più violenta e le pause tra una perturbazione e l’altra sono più lunghe. Questo è quello che sta succedendo in questo periodo, con l’avvio precoce dell’Estate che non fa presagire nulla di buono. Troppo accumulo di calore potrebbe però incentivare fenomeni estremi.