Dall’inizio della fase sismica, sono state contate 182 scosse. La più forte era avvenuta il 3 maggio scorso di magnitudo 3.7, la nuova ha avuto un’intensità analoga.
INVG comunica che la nuova scossa ha avuto una forza Ml 3.7, che è stata registrata dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 23:12 italiane del 12 maggio 2022. L’epicentro è stato localizzato in provincia di Firenze, a 3 km da Impruneta, circa 13 km a sud di Firenze, ad una profondità di circa 8 km.
INVG scrive: dalla mappa in alto si evince che dal 2 maggio a sino alla serata del 12 sono stati registrati quasi 200 eventi, la gran parte di magnitudo inferiore a 2.0. Oltre all’evento di ieri alle 23:12, altri due terremoti di magnitudo Ml 3.7 e Ml 3.4 sono avvenuti il 3 maggio alle ore 17:50 e alle 22:14.
La pericolosità sismica di questa area è considerata media, in passato è stata colpita da eventi sismici significativi nel maggio 1895 (Mw 5.5) ed anche nel marzo del 1959, evento che causò danni leggeri ma diffusi proprio all’Impruneta e nel territorio comunale di San Casciano Val di Pesa, non senza qualche danno sporadico anche nello stesso capoluogo toscano.
Recentemente tra il 2014 e il 2015 una sequenza aveva interessato questa stessa area con epicentri localizzati alcuni chilometri più a sud di quelli di questi giorni. Dopo la scossa principale di magnitudo ML 4.1 avvenuta il 19 dicembre 2014, gli eventi andarono avanti per giorni e poi ci furono “riprese” in marzo e in settembre 2015.
La mappa di scuotimento del terremoto ML 3.7 di questa sera, calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC, mostra dei livelli di scuotimento fino al IV-V grado MCS, in particolare a sud di Firenze.
In un’intervista della RAI al sismologo Carlo Meletti, Direttore della Sezione di Pisa dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), risponde:
“Può accadere che le sequenze di scosse siano il preludio a un terremoto più forte, come successe a L’Aquila. Noi non abbiamo segnali che ci dicono questo, ci basiamo pertanto sulla casistica. Sappiamo che, nel 95% dei casi, sequenze come queste finiscono come sono iniziate. Solo nel 5% dei casi generano terremoti più forti. In ogni caso stiamo spingendo la popolazione a informarsi sulle procedure e sui comportamenti da mettere in atto in caso di eventuali episodi più gravi. Nonostante le previsioni, meglio essere pronti”
Credit immagini e informazioni sul sisma toscano.