L’estensione delle aree desertiche alle latitudini subtropicali di entrambi gli emisferi è in aumento. Per intenderci, il deserto del Sahara si sta estendendo verso nord e sud. Uno studio apparso di recente su NATURE stima che la sua estensione sia cresciuta in media del 10% nel periodo 1920–2013.
Tale espansione ha raggiunto principalmente la regione del Sahel in estate e il confine settentrionale dell’Africa continentale in inverno.
Durante le tempeste di sabbia, questa viene sollevata sino alle alte quote dell’atmosfera, e sempre più di frequente sta raggiungendo il Mediterraneo e l’Italia. Ormai gli eventi sono divenuti visibilmente più frequenti, con un incremento considerevole, ma c’è da augurarsi sia temporaneo, in questo scorcio del 2022.
Ma i cambiamenti climatici sono rapidissimi nel nostro Globo, non avvengono ovunque in egual misura, e sono imprevedibili. Ed è anche e soprattutto per effetto di un cambiamento del clima di questi ultimi mesi, che il Mediterraneo è stato particolarmente esposto a questi eventi meteo.
Sabbia che si deposita non sono durante le precipitazioni, ma anche senza come sta avvenendo in Sicilia e Calabria, dove l’evento meteo ha assunto caratteristica eccezionale.
Il Sahara è l’area di origine della polvere derivante dalla sabbia che poi raggiunge l’Europa, è considerata fonte di emissioni di polvere dalle regioni desertiche. Questa è molto sensibile alle condizioni meteo e climatiche. Ed il graduale aumento delle temperature e dei periodi di siccità unitamente ai cambiamenti negli usi del suolo nelle aree predesertiche, ha reso i suoli più sensibile all’erosione che, a loro volta sono la causa di tempeste di sabbia che raggiungono le nostre lande come polvere che poi discende verso il suolo anche senza pioggia quando l’evento è di notevole portata.
Già durante la seconda metà del XX secolo sono stati rilevati importanti cambiamenti, di anno in anno, nella frequenza delle tempeste di sabbia nelle regioni del Sahara e del Sahel, con un incremento dell’entità e dell’estensione delle avvezioni di masse d’aria molto calde del Sahara.
Questo è cambiamento climatico conclamato, e dovrebbe preoccuparci ben più di quando avviene per il futuro, in quanto tenderà a influenzare dapprima le condizioni meteo, e quindi il clima mediterraneo, con anche ondate di calore esagerate, siccità estreme, poi intervallate da piogge torrenziali.