La siccità non è finita ed il meteo non ha preso finora quella piega perturbata tanto auspicata e che sembrava potesse realmente concretizzarsi. Le piogge arrivate nello scorso weekend hanno comunque portato beneficio, essendo cadute localmente abbondanti.

Il maltempo, seppur momentaneo, ha infatti colpito duro in quelle aree tra Alpi e zone pedemontane del Nord-Ovest che più di tutte sono state colpite dagli effetti della lunga siccità che domina dall’inizio dello scorso inverno.
Non c’è più l’anticiclone costante che imperversava fino a qualche settimana fa, ma non c’è stata un’inversione di marcia vera e propria. Le perturbazioni atlantiche stentano e non si è venuto a creare quel trenino che potesse trasportare un fronte dietro l’altro verso il Mediterraneo.
Le ulteriori precipitazioni degli ultimi giorni sono collegate più che altro all’instabilità atmosferica derivante da impulsi d’aria fresca in quota. Una nuova fase instabile ci accompagnerà nel weekend e poi probabilmente fino ad inizio maggio.
L’instabilità si manifesterà attraverso rovesci e temporali di breve durata e a macchia di leopardo. Le precipitazioni attese nei primi giorni di maggio saranno quindi distribuite in modo irregolare, non certo quello che servirebbe per allentare ulteriormente la siccità.
C’è poi una ipotesi più favorevole al maltempo attorno a metà della prossima settimana, per l’approfondimento di un ciclone mediterraneo. Bisognerà però vedere la posizione e la traiettoria di questo vortice, che non è detto porti delle piogge abbondanti al Nord-Ovest.
La prima decade di Maggio, in conclusione, vedrà quindi meteo particolarmente dinamico e a tratti capriccioso. Non si prevede però maltempo derivante da vere e proprie perturbazioni, quindi ancora non possiamo considerare superata l’emergenza siccità.