Come sappiamo l’Italia è afflitta da un deficit pluviometrico su tutto il paese. Le condizioni meteo climatiche hanno visto precipitazioni distribuite con irregolarità, e anche se ci sono state piogge in alcune regioni, la situazione generale dal punto di vista idraulico naturale non è affatto buona, soprattutto si si deve affrontare l’estate mediterranea che si annuncia con temperature sopra la media.
Ma non solo, proveniamo da una serie di stagioni che hanno visto deficit pluviometrici, non vi parliamo solo dell’inverno, ma anche dell’irregolarità delle piogge avvenuto in autunno, se non quelle dell’estate, e dei periodi precedenti.
In questo approfondimento vedremo in grandi linee delle linee di tendenza che approfondiremo probabilmente nei prossimi giorni.
Per capire se pioverà ci siamo avvalsi ancora una volta delle proiezioni del Centro Meteo Europeo. Abbiamo consultato quelle con validità 46 giorni, e poi quelle stagionali che si inoltrano a ben sette mesi di previsione.
Partiamo da quelle con validità 46 giorni, ben consapevoli che i modelli a lungo termine e stagionali hanno un’affidabilità relativamente medio-bassa, ma ci danno sovente una traccia di quello che potrebbe succedere, e se vogliamo essere realistici, ci avevano avvertito della possibilità di un inverno siccitoso in Italia, con temperature sopra la media. Avevamo pubblicato precedentemente le proiezioni di AccuWeather che davano invece un inverno con precipitazioni sopra la media sull’Italia. Ma il Centro Meteo Europeo non per l’Italia.
Quindi, perlomeno fino al 23 maggio abbiamo in una visione d’insieme la previsione che indica che avremo delle buone precipitazioni. Queste arriveranno anche nella regione alpina di cui tanto si parla, dove potranno superare anche ben 300 mm in talune aree, ma essere diffusamente superiori ai 150 mm nell’arco temporale di un mese mezzo. Sono comunque previsioni da prendere con le molle, specie quando si parla di millimetri. E se fosse vero che dovrebbe piovere così copiosamente, sarebbe una notizia strepitosa.
Ma forse per l’ottimismo dovremmo pazientare.
Lo stesso modello matematico, sino quel periodo di previsione ci indica che tutte le zone interne italiane avranno delle precipitazioni, ciò fa presupporre che ci saranno condizioni di instabilità che favoriranno le precipitazioni orografiche. Questo lo si evince anche da una visione più ampia, osservando l’Europa, dove però potrebbero essere efficaci anche gli impulsi di aria oceanica, che però potrebbero essere frammisti all’instabilità atmosferica derivante dall’intrusione di aria artica.

Successivamente ci siamo valsi del modello matematico europeo per vedere l’andamento stagionale, quindi, siamo andati oltre maggio per procedere verso la stagione estiva, fine ad osservare le possibili precipitazioni estive, consapevoli che nell’Europa mediterranea le piogge si azzerano durante questa stagione.
Ma quel che ci interessa questo punto è sapere se pioverà nelle Alpi, dove l’estate è la stagione più piovosa dell’anno, e l’acqua è di vitale importanza per l’agricoltura padana ed il fiume Po e i suoi affluenti, non pronti ad affrontare un’estate senza pioggia.
Le previsioni indicano che pioverà sulle Alpi, e che ci saranno delle buone piogge. Non sappiamo se queste assumeranno forte intensità ed essere localizzate in tempi brevi come è avvenuto nell’estate 2021, quando ci sono state anche delle alluvioni. Ma le alluvioni estive nelle Alpi non sono fatto nuovo, specie quando si sommano vari temporali in pochi giorni. Tuttavia, non sottovalutiamo i cambiamenti climatici, che stanno innescato fenomeni localizzati molto intensi, oltre che eventi alluvionali non di certo prevedibili dai modelli stagionali.
Quello che emerge è che in una visione d’insieme anche nella regione alpina dovrebbe piovere meno della norma. Questo è quanto viene prospettato dal Centro Meteo Europeo. Però ci sono degli aspetti che dovremmo analizzare nei prossimi giorni con ulteriori approfondimenti meteo.