L’evoluzione meteo conclama l’estremizzazione climatica, anche perché ormai è un fatto più che certo. Non ci sono vie di mezzo, in quanto viviamo rapidi cambiamenti del clima che determinano una variabilità meteo rilevante.
Variabilità estrema, ondate di freddo tardive e caldo precoce, se non caldo record, non sono l’avvento di un cataclisma. Ma se si realizzeranno le proiezioni dei modelli matematici che propongono un clima del futuro con temperature molto superiori a quelle attuali, dovremo cambiare i nostri stili di vita, riorganizzare soprattutto l’approvvigionamento di energia. Questo è un tema che scotta, con scontri e dibattiti in ambito geopolitico, perché troppo poco si è investito in tecnologie per lo sviluppo di energia alternativa a quella prodotta dall’utilizzo di quella fossile, che per altro, è la responsabile del cambiamento climatico.

Quando vi parliamo che potremmo avere un’estate molto calda, rovente, addirittura per i nostri climatici standard rovente, non abbiamo utilizzato una sfera di cristallo per scrivere, bensì autorevoli modelli matematici del clima, quelli che tracciano anche il tempo quotidiano, ma che sviluppano previsioni a più lungo termine.
Leggiamo nei social talvolta commenti del tipo: le previsioni meteo a lungo termine non si possono fare, oppure che è fare terrorismo annunciare che l’estate sarà molto calda.
Una grossa fetta della nostra società vive nell’ignoranza scientifica, pur conoscendola. Si ha terrore del futuro, qualsiasi esso sia. Ma non sarebbe sempre meglio prevenire che dover curare? Avere una visione d’insieme del clima che avremo per poterci organizzare invece di andare a imbatterci impreparati?
Il Vortice Polare ha perso la forza troppo tardivamente quest’anno, e ciò non è una novità in questo decennio. Questo ritardo favorisce, e favorirà ulteriori discese d’aria fredda dall’Artico. Se poi questa irromperà ogni volta in Italia, non è possibile definirlo. Ma è però una probabilità che succeda. Le previsioni meteo e climatiche indicano delle probabilità, non certezze.
Nel corso del mese di aprile, poi in maggio, la tendenza descritta proseguirà, mentre si potrebbero inserire improvvise e veloci fasi di caldo africano, con ulteriori ventate di polveri del Sahara in sospensione. Su questo, i meteorologi di mezzo mondo, annunciano un incremento degli eventi nel Mediterraneo, polveri, che più di frequente rispetto al passato, potranno raggiungere i Caraibi ed il Brasile.
L’Africa sahariana si sta surriscaldando come lo scorso anno esageratamente, e da quelle parti ci sono forti anomalie termiche. Il che vuol dire che fa molto più caldo rispetto alla norma. Per altro, anche il sub-continente indiano vive un periodo già rovente, con temperature diurne che vanno oltre i 45°C.
E poi ci sono anche la Cina e persino il Giappone ad essere investiti da un’ondata di calore precoce. Però, ci sono anche ampie parti del nostro emisfero dove le temperature sono sotto la media, e stavolta c’è gran parte dell’Europa, che al ritmo di un evento alla settimana, viene interessata da irruzioni dall’Artico.
Una nuova irruzione fredda potrebbe farsi strada proprio tra Pasqua e Pasquetta, abbassando di nuovo la temperatura che da subito, in questi giorni, tornerà ad essere mite. È un meteo molto variabile quello descritto, però da noi e ampie aree d’Europa continua ad essere asciutto e poco piovoso, causando importanti deficit pluviometrici.