POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Negli ultimi giorni abbiamo osservato i modelli matematici cambiare spesso il trend meteo climatico sia dell’ultima decade di marzo sia dei primi di aprile. Il perché di tali cambiamenti, da un giorno all’altro, è riconducibile agli scossoni che sta ricevendo l’atmosfera in vista del cambio stagionale.
La primavera, anche dal punto di vista astronomico, sta per fare il suo esordio e in questo periodo è assolutamente normale osservare ipotesi evolutive diametralmente opposte. Il ultimissime emissioni dei centri di calcolo internazionali ci dicono che l’oceano Atlantico potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista, inviando diverse perturbazioni sull’Europa occidentale e poi sul Mediterraneo.
Prima però confermiamo l’ondata di freddo che si farà strada da est a cavallo tra domenica la prima metà della prossima settimana, provocando un forte abbassamento delle temperature e molto probabilmente anche qualche nevicata a bassa quota.

IL METEO A BREVE TERMINE
Per quanto riguarda il fine settimana confermiamo l’incidenza del vortice di bassa pressione afro mediterraneo in modo particolare tra le due isole maggiori, i versanti ionici e localmente il sud Italia.
I modelli ad alta risoluzione ci dicono che le piogge potrebbero risultare localmente intense soprattutto sulla Sardegna, sulla Calabria ionica e poi sulla Sicilia. Rovesci di una certa consistenza dovrebbero colpire anche la Basilicata. Qualche piovasco o debole pioggia sembra in grado di estendersi in direzione della Puglia e della Campania.
Per quanto riguarda le Alpi occidentali confermiamo possibili deboli nevicate a seguito della graduale intrusione di aria fredda dai quadranti orientali. Nevicate che potrebbero coinvolgere inizialmente anche i settori centrali dell’arco alpino.
VERSO APRILE
Come detto in apertura le ultimissime proiezioni modellistiche ci dicono che le perturbazioni atlantiche potrebbero ripresentarsi con frequenza sulle nostre regioni, infatti diversi centri di calcolo vedrebbero almeno due peggioramenti a cavallo tra l’ultima settimana di marzo i primi giorni di aprile.
Peggioramenti che potrebbero risultare anche intensi perché a quanto pare potrebbero formarsi nei vortici ciclonici secondari sui nostri mari e l’interazione col freddo preesistente potrebbe dar luogo a contrasti termici intensi conseguenti fenomeni di forte intensità.
IN CONCLUSIONE
Dall’analisi odierna emerge pertanto un trend evolutivo decisamente primaverile, stiamo andando incontro periodo estremamente variabile durante il quale potrebbero alternarsi fase di maltempo a temporanei miglioramenti ma senza che l’alta pressione riesca a prendere il sopravvento.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.