
Viene subito in mente il tanto chiacchierato film con Leonardo Di Caprio, “Don’t look up”. Distribuito da Netflix nel Dicembre 2021, ci aveva regalato una grottesca commedia apocalittica ai tempi dei social, uno spaccato contemporaneo di un’imminente catastrofe globale: un asteroide pronto a colpire la terra.
E sui social ci è finito ad esempio quello che si dice poter essere un frammento dell’asteroide 153 Hilda, scoperto pensate nel lontano 1875 dall’Osservatorio della Marina austriaca di Pola. Già avvistato tra il 26 e il 27 Febbraio 2022 in alcune aree dell’Italia settentrionale, dopo il fischio finale della partita Roma – Atalanta infatti, un tifoso aveva filmato casualmente questa grossa scia luminosa illuminare il cielo dello Stadio Olimpico, tra lo stupore di tutti i presenti. Il video è immediatamente diventato virale.
Eppure non si tratta di un caso isolato, sembrano essere sempre più numerose le notizie che rimbalzano tra i siti scientifici di divulgazione.
Tra il 18 e il 19 Gennaio l’oggetto celeste 1994PC1 aveva solcato lo spazio a 2 milioni di chilometri di distanza dalla terra. Un asteroide del diametro di 1 chilometro alla velocità di 20 chilometri al secondo. Ed ancora a fine Gennaio numerosi erano stati gli asteroidi “potenzialmente pericolosi” che avevano attirato l’attenzione. Sia chiaro però che le distanze di cui parliamo sono nell’ordine di milioni di chilometri, infatti un corpo celeste in transito è ritenuto pericoloso quando la “vicinanza” alla terra scende sotto i 7,5 chilometri.
Il 15 Febbraio era stato invece l’asteroide CO6 a sorvolare la terra ad una distanza inferiore a quella che ci divide dalla Luna. Scoperto dal Museo del Meteorite in Cile, avrebbe avuto conseguenze catastrofiche se fosse stato lungo la traiettoria della terra. Basti pensare alle conseguenze che aveva avuto la cometa esplosa in atmosfera nel 1908, quando in Siberia ben 2 mila chilometri di foresta vennero distrutti in pochi secondi.
Non si tratta di un film, il 6 Gennaio 2022 prende vita uno degli scenari potenzialmente più devastanti a livello planetario. “Nei miei quasi dieci anni all’ESA non ho mai visto un oggetto così rischioso”, non ha dubbi Marco Micheli, astronomo del Near-Earth Object Coordination Center (NEOCC) dell’ESA.
L’asteroide denominato 2022 AE1, scoperto dalla Mount Lemmon Observatory dell’Arizona è diretto verso la terra. Con i suoi 70 metri di diametro potrebbe avere conseguenze inimmaginabili. E la settimana che segue al primo avvistamento sembra confermare e anzi aumentare le possibilità di una futura collisione con la terra.
Viene subito classificato ad alto rischio d’impatto dall’ Asteroid Orbit Determination e la settimana che segue sembra diventare ancora più preoccupante. La luna infatti non permette agli osservatori terrestri di monitorare la traiettoria dell’asteroide bloccando e di fatto sospendendo ogni tipo di studio e previsione.
Quando l’asteroide però è stato nuovamente visibile e rintracciabile, gli osservatori internazionali hanno potuto rivelare attraverso software di calcolo che la possibilità di una collisione stava diminuendo drasticamente. “È stato emozionante tracciare 2022 AE1 e perfezionarne la traiettoria fino a quando non abbiamo avuto abbastanza dati per dire con certezza che questo asteroide non colpirà”, tira un sospiro di sollievo anche Marco Micheli, dopo che sia la NASA che l’ESA avevano confermato che l’asteroide non avrebbe colpito la terra il 6 Luglio 2023, data prevista per l’impatto.
Ogni rischio sembra scongiurato visto che la NASA non ritiene più l’asteroide a rischio, l’ESA comunque assicura che alcuni osservatori continueranno a monitorare l’oggetto che secondo i calcoli dovrebbe “sfiorare” la terra nel Luglio 2023 ad una distanza di sicurezza di circa 10 milioni di chilometri. Si tratta dell’asteroide CO6.