
Molte comunità insulari sono spesso pioniere di una vita più sostenibile e di azioni a favore del clima, come ad esempio un’isoletta dell’Irlanda del Nord.
Parliamo di Rathlin, un’isola piccolissima, a forma di L, situata nella costa settentrionale della bellissima Irlanda del Nord. Essendo un luogo molto piccolo e freddo, ospita pochissimi abitanti, a malapena 160.
Solo negli anni ’90, sull’isola, le turbine eoliche presenti, sono riuscite a far arrivare l’elettricità. Questo portò molti vantaggi in ogni ambito, come ad esempio, quello più banale ma essenziale, portare la luce nelle case.
Il vento che soffia verso Gran Bretagna e Irlanda del Nord garantisce sempre energia rinnovabile e pulita. Tutti gli abitanti erano entusiasti delle tre pale eoliche presenti, purtroppo dopo dieci anni dalla loro costruzione ebbero un incidente e caddero, come ha raccontato Michael Cecil, direttore della “Rathlin Development and Community Association”. Quindi si tornò ai generatori diesel. Ma gli abitanti dell’isola sognavano di far arrivare, di nuovo, energia pulita sulla loro piccola terra. Proprio per questo, Rathlin, ha un obiettivo molto ambizioso per il 2030, tornare ad essere un luogo ad emissioni zero promuovendo le energie rinnovabili, utilizzando veicoli sostenibili ed elettrici.
Ci sono molte isole che hanno già adottato energie rinnovabili, soprattutto eoliche. Tali isole vengono definite isole verdi, tra le quali possiamo citare: Samsø; Tilos (prima isola greca a diventare autosufficiente dal punto di vista energetico), Jeju vuole puntare ad essere “carbon neutral” entro pochi anni.
Tutte queste isole stanno spianando la strada a tutti coloro che vogliono iniziare ad utilizzare energia rinnovabile, rinunciando ai combustibili fossili. Anche se alcuni sono pessimisti, sostenendo che questi esempi sono solo gocce di un oceano molto grande e che per ridurre le emissioni inquinanti bisognerebbe effettuare un’azione di questo tipo a livello globale.
Nell’isola di Rathlin i cambiamenti climatici sono ben visibili. Gli abitanti vedono aumentare le tempeste, notano che gli stock ittici iniziano a diminuire e anche la presenza di uccelli sull’isola sta diminuendo. Proprio per questo la comunità del posto vuole affrontare il problema e infatti, alcuni abitanti, hanno iniziato a progettare una propria turbina eolica. Questa turbina potrà bastare per portare energia ad almeno cento case, ma è già un inizio. Inoltre, si sta spronando il resto della popolazione ad utilizzare veicoli a basso impatto ambientale, iniziando dall’acquisto di un’auto elettrica comunitaria. Si è pensato anche di ridurre la presenza di ratti sull’isola, per far tornare le colonie di uccelli marini, tutelandoli il più possibile.
Queste sono tutte politiche che possono portare l’isola di Rathlin verso la totale indipendenza dal carbonio, soprattutto con il supporto e l’impegno di tutta la comunità.
L’obiettivo dell’isola, inoltre, è quello di far crescere anche i posti di lavoro, soprattutto creando lavoro per la parte popolazione più giovane. Creando vari progetti, sempre nuovi, si avrà bisogno di sempre più personale specializzato per portare a termine gli obiettivi prefissati. Un aumento dei posti di lavoro potrebbe anche dare una mano all’isola sulla questione della ripopolazione, che potrà avvenire molto presto, non solo sull’isola di Rathlin, ma anche su località simili, ricche di risorse da riutilizzare per rendere il luogo un posto pulito e non inquinato.