Da noi è inverno, ma nell’emisfero meridionale abbiamo una situazione meteo opposta. Ora, al di sotto dell’Equatore, è piena estate e quindi è normale registrate temperature molto elevate. L’estate però in questi ultimi giorni si è particolarmente infiammata.

Due diverse ondate di caldo stanno facendo la storia, con valori record da una parte all’altra del Pianeta. Da un lato è infatti il Sud America a soffire di clima rovente soprattutto in Argentina, mentre dall’altro lato c’è l’Australia a fare i conti con l’emergenza caldo.
Molte regioni australiane, specie quelle occidentali, sono infatti alle prese con una prima parte d’estate caldissima e anche molto asciutta. Grandi incendi boschivi avevano imperversato a dicembre, bruciando migliaia di ettari di vegetazioni con anche evacuazioni della popolazione.
Il termometro ha raggiunto un picco straordinario il 12 gennaio. Nella cittadina di Onslow, sulla costa, si sono rilevati ben 50,7 gradi centigradi. Si tratta di un dato riportato dal Bureau of Meteorology e quindi con ogni probabilità da considerarsi preciso.
Eguagliato primato di sessant’anni fa
Tale valore eguaglia il record di temperatura più alta mai registrata dal 1962, quando la colonnina di mercurio si spinse alla media temperature nell’aeroprto di Oodnadatta, nell’Australia Meridionale. Il 12 gennaio 2022 passa quindi alla storia come giornata più calda mai registrata assieme a quella del 1962.
A conferma di questa temperatura eccezionale, altre località hanno riportato temperature superiori ai 50 gradi. Valori attorno ai 50 gradi e mezzo sono infatti stati registrati a Mardie e Roebourne, eguagliando anche in questo caso dei record locali che resistevano dal 1998.
Un’anomala ondata di caldo ha investito poi la parte del Sud America e soprattutto l’Argentina, dove si sono misurate temperature fino a 45 gradi. Il caldo anche in questo caso va a braccetto con una prolungata siccità, quest’ultima quale conseguenza del fenomeno de La Niña.