Previsioni ampiamente rispettate. Aria fredda, proveniente dal Circolo Polare Artico, si è gettata sul Mediterraneo causando un peggioramento delle condizioni meteo.
Peggioramento scaturente dall’approfondimento di una struttura depressionaria particolarmente ampia, collocabile tra il Tirreno meridionale, lo Ionio e il Mar Egeo. Attorno al minimo ciclonico ruotano venti che assumono componente prevalentemente orientale o settentrionale su tutto il Centro Sud.
Le temperature, ovviamente, sono letteralmente crollate e ciò ha facilitato un rapido abbassamento della quota neve. I modelli matematici a più alta risoluzione indicavano probabili nevicate a quote collinari lungo la dorsale appenninica centrale e così è stato. Così come indicavano nevicate attorno agli 800-1000 metri sull’Appennino meridionale e nei rilievi delle due Isole Maggiori.
Le precipitazioni dovrebbero far registrare un’accentuazione nel corso delle prossime ore, ma pian piano tenderanno a concentrarsi maggiormente tra Calabria, nord della Sicilia, zone interne lucane laddove potrebbero insistere anche nella prima parte della giornata di martedì.
Attenzione però, perché mercoledì potrebbe svilupparsi un nuovo vortice ciclonico sul Tirreno centro meridionale, in rapido scivolamento verso il Mare di Sardegna. Una struttura ciclonica secondaria che andrebbe a coinvolgere principalmente le due Isole Maggiori e che potrebbe determinare fenomeni localmente intensi. Peraltro, visto e considerato il quadro termico, potrebbe trattarsi di nevicate a quote interessanti.
Quest’ultima ipotesi andrà eventualmente confermata nelle prossime 24 ore perché non tutti i centri di calcolo sono d’accordo nel proporci la genesi di tale struttura. Vedremo, fatto sta che le condizioni meteo climatiche sono pienamente invernali.