No, non vogliamo alzare bandiera bianca. Non ora, siamo appena al 20 gennaio e il tempo per rimediare c’è ancora. Ma se l’Inverno vuole farsi apprezzare deve sbrigarsi, perché un mese passa in fretta e a marzo le condizioni meteo cambierebbero definitivamente.

Per carità, nulla vieta che possano verificarsi irruzioni d’aria fredda marzoline, ma con giornate più lunghe e temperature inevitabilmente in aumento eventuali sfuriate invernali non avrebbero le stesse caratteristiche che potrebbero avere ora. O magari a febbraio. Quindi vedi di sbrigarti, carissimo Inverno, prova a parlare col Vortice Polare chiedendogli di lasciarci un po’ in pace.
Ovviamente, non potrebbe essere altrimenti, stiamo vivendo giornate di sconforto. In giro per il web, per i social, per i forum si percepisce lo sconforto dei meteo appassionati. Quel che possiamo dirvi è che non siamo stati i soli a credere in un Inverno promettente. Chi sa leggere certe dinamiche era convinto, come noi, che potessimo assistere a una stagione differente dal solito. Una stagione vecchio stampo, per capirci.
Ma il tempo, ahi noi, non vuole saperne di cambiare. Soprattutto non vuole saperne il Vortice Polare, che continua a dominare la scena in lungo e in largo. Le critiche, giuste o sbagliate che siano, non servono a niente e sapete perché? Perché è facile, visto l’andazzo degli ultimi decenni, ipotizzare scenari anticiclonici persistenti. Ben più difficile, invece, provare ad analizzare l’atmosfera e tutte quelle componenti che portano a stilare un trend stagionale.
Badate bene, se realmente dovessimo archiviare l’ennesimo Inverno anticiclonico sarebbe una grande sconfitta. Per tutti. Sì, perché tali anomalie non fanno bene a nessuno. La siccità invernale rischia di essere stringente, lo è già in alcune zone d’Italia e potrebbe peggiorare. E’ per questo motivo che da una situazione del genere se ne uscirebbe tutti sconfitti. Inutile gioire per aver centrato, eventualmente, un trend stagionale anticiclonico. Troppo facile, troppo scontato.
Speriamo, quindi, che qualcosa possa presto cambiare e se così non sarà dovremo prenderne atto commentando anomalie che rischiano di procrastinarsi sino a marzo.