L’inverno è partito a pieno carico, con meteo molto dinamico. Una serie d’incursioni d’aria fredda artica si stanno succedendo in serie già da fine novembre. Un nuovo importante contributo di correnti fredde irromperà sull’Italia fra domenica e l’avvio settimana, al seguito dell’ennesima perturbazione.

Le giornate di lunedì 6 e martedì 7 dicembre vedranno freddo invernale sull’Italia, per il continuo afflusso di correnti settentrionali. La circolazione d’origine artica favorirà nevicate a quote collinari sull’Appennino Centro-Settentrionale e attorno ai 1000 metri al Sud, ma con limite neve in calo su queste ultime zone.
Ci sarà un graduale miglioramento da nord con il subentrare di ampie schiarite, tanto che martedì solamente il Sud e parte delle regioni centrali avranno a che fare ancora con residua instabilità. Non mancheranno spruzzate di neve in collina lungo la dorsale appenninica.
Dal gelo alle nevicate
Il depositarsi dell’aria fredda nei bassi strati, unitamente alla serenità del cielo, favorirà intense gelate notturne nei primi giorni della settimana al Nord e anche su valli e pianure interne del Centro Italia. I valori avranno modo di scendere anche di diversi gradi al di sotto dello zero.
I rasserenamenti che prenderanno piede su buona parte d’Italia rappresenteranno solo una breve tregua. La dinamicità meteo continuerà senza sosta, con una nuova depressione nord-atlantica attesa in approfondimento sull’Europa Occidentale.
La perturbazione associata, sospinta da correnti più umide occidentali, punterà l’Italia con tempo in deterioramento dalla sera di martedì 7 dicembre sulle regioni di ponente. Le prime nevicate interesseranno le Alpi Occidentali.
Il ramo attivo del fronte farà ingresso nelle ore successive e per l’8 dicembre, con precipitazioni che guadagneranno terreno da ovest verso est lungo la Penisola. Sarà quindi una festività con l’ombrello, ma il freddo andrà stemperandosi per quanto concerne le regioni del Centro-Sud.
Al Nord Italia saranno probabili nevicate anche in pianura, in quanto il fronte scorrerà al di sopra di un cuscino d’aria fredda consolidatosi con l’aria artica affluita nei giorni precedenti. La neve avrà alte possibilità di realizzazione su tutto il Piemonte, il centro-ovest della Lombardia, le province emiliane di Piacenza e Parma.
Sul resto della Val Padana il richiamo d’aria più mite potrebbe scongiurare la neve, ma si tratta di un’evoluzione ancora molto incerta e soggetta a modifiche. Potrebbe avvenire anche il contrario, se il richiamo mite sarà meno intenso del previsto.
La quota neve tenderà a salire ben sopra i 1000 metri lungo tutto l’Appennino Centro-Meridionale, per via dell’afflusso temperato da sud. Il meteo resterà compromesso anche nella seconda parte della settimana. Ci sarà l’altro nuova aria più fredda al seguito del fronte, con quota neve in probabile calo.