Dicembre cambia volto, dopo una prima parte di dicembre nel segno del meteo invernale con maltempo, freddo e neve a quote basse. L’anticiclone, dopo una lunga assenza, tornerà ad occupare la scena mediterranea ed europea, chiudendo la porta alle perturbazioni.
La stabilità atmosferica si affermerà quasi ovunque da inizio settimana, a parte una residua variabilità all’estremo Sud e sui versanti orientali della Penisola. Spifferi d’aria fredda continueranno a giungere dai Balcani, dove insisterà il vortice depressionario precedentemente sull’Italia.
Il bel tempo prenderà possesso soprattutto dell’Italia Centro-Settentrionale. Ricordiamo che però l’anticiclone non è sempre sinonimo di sole, ma anche di nebbie da inversione termica che gradualmente si intensificheranno in Val Padana.
Le temperature risaliranno solo nei valori massimi e più in generale sulle alture. Le condizioni di calma piatta anticiclonica favoriranno gelate su pianure e valli, che potranno essere più intense sulle aree pianeggianti ancora innevate. Ci saranno escursioni termiche localmente notevoli.
Il dominio anticiclonico si preannuncia abbastanza duraturo. Nel corso della settimana la situazione tenderà a rimanere statica, con l’alta pressione sempre protagonista con i suoi massimi collocati sull’Europa Centrale. La barriera anticiclonica sarà invalicabile per le perturbazioni atlantiche e l’aria fredda da nord.
Conferme di cambiamento verso le festività
Per un possibile cambiamento bisognerà attendere la fine della nuova settimana e quindi a ridosso del 20 dicembre. Il leggero spostamento dei massimi di pressione verso il Regno Unito spalancherebbe la strada ad una discesa d’aria fredda verso l’Europa Orientale, a lambire anche le nazioni centrali del Continente.
Parte di queste correnti fredde potrebbero lambire anche l’estremo Sud dell’Italia, area della nostra Penisola che sarà meno protetta dal vasto anticiclone. Al momento, si prevede un’influenza molto marginale che non darebbe origine ad alcun peggioramento degno di nota.
Questo primo impulso freddo darà il segnale di un anticiclone via via più debole e che potrebbe maggiormente entrare in crisi subito dopo il 20 dicembre. Nuove discese artiche più organizzate potrebbero seguire una traiettoria più occidentale e sprofondare sin sul Mediterraneo.