Il telescopio James Webb, il più grande e potente al mondo, ha lasciato la Terra il giorno di Natale. Il decollo è avvenuto alle ore 13:20 ora italiana dallo spazioporto europeo al Guyana Space Center, in Sudamerica, a bordo di un razzo Ariane.

Appena 27 minuti dopo il decollo, il telescopio si è separato con successo dal razzo lanciatore. Il telescopio dovrebbe arrivare alla sua destinazione finale, a 1,5 milioni di km dalla Terra, circa 29 giorni dopo il lancio. Ci vorranno poi cinque mesi prima che il telescopio inizi ad essere operativo.
Questo è il telescopio spaziale più ambizioso mai inviato nello spazio, per compiere quella che è stata definita come la missione del decennio. D’altronde ci sono voluti 20 anni di preparazione con la NASA per mettere a punto il progetto.
L’obietto principale è quello di far luce sulle prime stelle dell’universo e perlustrare il cosmo alla ricerca di tracce di vita. La missione è frutto di una collaborazione, sotto la guida della NASA, fra l’Agenzia Spaziale Europea ESA e l’Agenzia spaziale canadese CSA.
Erede del telescopio Hubble
James Webb è stato pensato come il successore del famoso telescopio spaziale Hubble, ma sarà 100 volte più potente e utilizzerà tecnologie migliorate e diverse per catturare il 70% di luce in più. L’alta tecnologia dovrebbe consentire di far passi da gigante riguardo la conoscenza dell’universo.
Grazie a questi miglioramenti, gli astronomi potranno compiere osservazioni mai fatte finora delle prime stelle e galassie formatesi dopo il Big Bang. Ci saranno quindi con ogni probabilità delle nuove scoperte davvero rivoluzionarie.
L’osservazione di galassie così antiche potrebbe essere la via per comprendere come si formarono le attuali galassie e capire come mai abbiano al loro centro buchi neri supermassivi, cioè con una massa di milioni o miliardi di volte quella del nostro Sole.