
Quando la N.A.O. è in una fase negativa genera influenze non poco trascurabili sul meteo invernale in Italia ed in Europa, soprattutto del settore occidentale e sino alla Scandinavia.
Innanzitutto, la N.A.O. è negativa quando sia il minimo subpolare che il massimo subtropicale sono più deboli della media. Durante le fasi N.A.O. negative, la corrente a getto atlantica e la traiettoria della tempesta dell’Atlantico, hanno una rotta generalmente da ovest a est, e questo determina a una diminuzione delle tempeste, e quindi con precipitazioni al di sotto della media, e freddo nel nord Europa.
Al contrario, l’Europa meridionale e l’Italia registrano un aumento delle intemperie, con precipitazioni superiori alla media e temperature più calde della media. Ma quando il Vortice Polare si associa ad una N.A.O. negativa, quindi abbiamo una AO negativo, le basse pressioni del sud Europa vengono alimentate da aria fredda, e la coincidenza di queste due teleconnessioni, innesca maltempo e freddo, con quindi nevicate abbondanti alle basse quote anche per lunghi periodi.
Nel Nord America orientale, la fase negativa della N.A.O. porta generalmente a una pressione atmosferica più bassa, con forti ondate di gelo e tempeste di neve provenienti dal Canada. Ma dalle loro parti il clima è notevolmente influenzato dalla presenza, a nord di terre emerse fredde, e non come in Europa di un Oceano, per altro le cui acque sono mitigate dalla Corrente del Golfo.
Eppure, le irruzioni d’aria artico marittima possono determinare imponenti fasi di freddo in Europa, traslando il gelo del nord Europa verso l’area mediterranea, generalmente centro occidentale, con nevicate che in Italia si verificano nel settore tirrenico, la Sardegna e la Sicilia del nord.
Il mix di queste configurazioni, però è abbastanza raro, specie se di ragguardevole intensità come avvenne in annate come il febbraio 1999, ma anche, sempre a febbraio, nel 1986, quando si ebbe un mix di queste due teleconnessioni con notevole potenza.
Nel 1986 si ebbe una fortissima nevicata su Roma.
Roma ammanta in poche ore da oltre 30 centimetri di neve in pieno centro storico, mentre nei quartieri settentrionali e orientali della città, la coltre nevosa sfiorò i 50 cm. Anche sulla costa e nei quartieri litoranei e meridionali della Capitale il manto nevoso superò abbondantemente i 25 cm. Tormente di neve si ebbero anche in quasi tutta la Sardegna e la Corsica, con nevicate da eccezionali e bassissime temperature.