Nelle ultime settimane abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle proiezioni stagionali. Proiezioni meteo climatiche che possiamo definire estremamente interessanti e che puntano in direzione di un Inverno totalmente diverso dai precedenti.
Diverso per quelle che sono e saranno le dinamiche atmosferiche emisferiche. Superfluo ricordare che siamo in regime di Nina e che tale evento avrà ripercussioni imponenti sulla circolazione dell’emisfero boreale. Ma al di là della Nina, dovremo tenere d’occhio tutta un’altra serie di elementi che dovrebbero contribuire a condurci verso quello che potrebbe essere un trimestre d’altri tempi.
Continuano, ad esempio, a giungere segnali dall’Oceano Pacifico. Direte voi, che c’entra il Pacifico con noi? C’entra eccome, perché se è vero che negli ultimi anni abbiamo spesso registrato la presenza di un’area di bassa pressione addossata alle coste pacifiche settentrionali – Nord America per capirci – quest’anno le cose stanno andando un po’ diversamente.
Quest’anno sembra instaurarsi un regime anticiclonico, ovvero l’esatto opposto di quanto evidenziato pocanzi. Che significa? O meglio, che effetti potrebbe avere? Il principale sarebbe quello di regolare diversamente il getto d’alta quota, ovvero le ondulazioni del cosiddetto Jet Stream potrebbero risultare più pronunciate e con una dislocazione differente. Ciò potrebbe tradursi in maggiore facilità negli scambi meridiani, già nelle prossime settimane.
Novembre, ad esempio, in ultima decade potrebbe mostrarci tali effetti pilotando una prima, intensa irruzione artica sul Mediterraneo. Ed eccoli i segnali che stavamo aspettando, segnali che sembrano condurci verso un inizio d’Inverno coi fiocchi.
Dicembre, in tal senso, sarà fondamentale per capire soprattutto quali saranno gli effetti sul Vortice Polare. Un Vortice Polare che mostra uno stato di salute cagionevole e che quest’anno potrebbe avere poco o pochissimo spazio. Potrebbe non essere così condizionante come lo è stato in passato ed anzi, potrebbero crearsi i presupposti ideali per un indebolimento tale da decretarne la scissione. Dinamiche che se dovessero realizzarsi potrebbero dar luogo a eventi invernali imprevedibili, anche alle nostre latitudini.
Ciò detto, tempo al tempo. Ci sarà da pazientare ancora un po’ ma ben presto avremo le risposte che stiamo cercando. Sapremo dirvi se la nostra teoria è semplice elucubrazione oppure no.