L’Europa è più calda tra i 2,2 ed i 2,4 gradi Celsius rispetto a prima della rivoluzione industriale; è ciò che hanno rivelato i portavoci della maggiore organizzazione climatica europea a Glasgow, Copernicus. Il clima dell’Europa si sta riscaldando molto più velocemente del resto del Mondo e gli scienziati stanno cercando di capirne il motivo. Nel frattempo, iniziano ad essere disponibili le prime pubblicazioni che ne individuano le cause, ponendo su periodo ampi, anche dei forti dubbi su un possibile raffreddamento.
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Riscaldamento dell’Artico. Cause Monster
Per meglio intenderci, la temperatura media europea potrebbe allinearsi a quella mondiale, diminuendo rispetto ai valori attuali per un riallineamento della circolazione atmosferica generale.
L’Artico si è già riscaldato di 3-4 gradi C, e le cause sono molteplici, ma le principali sono il minor albedo e una corrente sottomarina mite che si è immessa nell’Oceano Artico.
Il freddo viene da nord e se da quelle parti fa più caldo rispetto al passato, ed anzi, se quelle aree si riscaldano più velocemente rispetto ad altre, il freddo che giungerà sarà meno intenso rispetto al passato. Questa sarebbe la conclusione più razionale. Ma non è affatto semplice dare una risposta, soprattutto per il complesso clima europeo.
Ebbene, se il Pianeta si è riscaldato quattro volte meno rispetto all’Europa c’è un motivo che va ben oltre il riscaldamento dell’Artico. La domanda che si fanno gli esperti è come mai l’Artico che si è riscaldato non ha fatto salire di pari entità la temperatura in altre regioni del nostro Emisfero, come ad esempio il Nord America, dove per altro si sono avute svariate ondate di gelo record.
Le cause di un cambiamento così persistente sono innescate da stagioni chiave come inverno ed estate. D’Estate, in Europa ha assunto notevole forza l’Alta Pressione africana che immette aria dal Sahara, e d’Inverno spesso si creano condizioni di blocco con anticicloni che ostacolano il transito delle perturbazioni oceaniche per lunghi periodi, e al medesimo tempo, bloccano il freddo siberiano oltre gli Urali.
Al momento non sono note le cause scatenanti di questo cambiamento, non si può imputare ogni novità sul clima al cambiamento climatico ai gas serra. Ci sono comunque le fluttuazioni del clima. E allora, in controtendenza a varie teorie, studiando il clima del passato, tra cui la Piccola Era Glaciale, si scopre che le fluttuazioni climatiche si sono da sempre insidiate nelle variazioni del clima derivanti da altri fattori come le eruzioni vulcaniche massive, la radiazione solare con i suoi cicli.
Durante la Piccola Era Glaciale l’Europa è stata una delle aree maggiormente coinvolte, ma in quel periodo ci sono stati anche una serie di anni dal clima mite, dove la circolazione atmosferica, evidentemente, era mutata improvvisamente.
C’era stata una fluttuazione del clima sovrapposta ad un’altra grande fluttuazione climatica.
Ma ora è tutto ben diverso, il clima è cambiato nel Pianeta per effetto di attività umane, e se la circolazione atmosferica che soprattutto nell’ultimo ventennio ha fatto impennare le temperature europee variasse, ci potrebbero essere effetti sul clima, raffreddando l’Europa.
C’è poi anche la notizia di altre cause sul riscaldamento dell’Artico, che secondo diversi studi è all’origine di ondate di gelo da record in varie parti del nostro emisfero. Gli studi sostengono che sarebbe proprio il surriscaldamento dell’Artico a indurre un maggior rischio di forti ondate di gelo.
Insomma, ormai vari studi propongono una maggiore mutevolezza del meteo invernale nel nostro emisfero, con possibile rischio di ondate di gelo record. C’è da chiedersi se quest’primo poi investano che l’Europa. La risposta viene data sempre dai medesimi studi: si dice nella possibilità.
Credit. L’articolo è stato redatto con l’ausilio di dati pubblicati in varie riviste scientifiche americane: space.com, nature.com, science.org.