Abbiamo parlato di un vero e proprio tracollo autunnale a novembre. Abbiamo utilizzato un termine “forte” perché il prossimo mese potrebbe realmente cambiare, anzi stravolgere le carte in tavola.
In primis potrebbe confermare la vivacità di un Autunno che finora non è mai stato banale, dopodiché potrebbe confermare le peculiarità di un mese che negli ultimi decenni è diventato uno di quelli da seguire con più attenzione. Già dai primi giorni, ad esempio, a quanto pare dovrebbe rivelare tutte le potenzialità: prima caldo, poi freddo.
Sì, proprio così. Le temperature potrebbero prima impennarsi, poi crollare. Nulla di nuovo o almeno, nulla che non sia già capitato tante, tantissime volte nel corso degli ultimi anni. Anche ottobre, ad esempio, dopo una prima quindicina segnata dal freddo ha visto salire le temperature in men che non si dica.
A novembre potrebbe essere tutta un’altra storia. La fiammata africana durerebbe pochissimo, giusto qualche giorno e sarebbe la risposta a un poderoso affondo depressionario sull’Europa occidentale. Un’enorme depressione che si spingerebbe verso la Scandinavia, pilotando un’ampia fredda ondulazione ciclonica sul Mediterraneo. Ed ecco che a quel punto si passerebbe dal caldo al freddo, in un battito di ciglia.
Freddo nord atlantico, poi potrebbe subentrare persino la componente artica. Condizioni propizie alle prime, grandi nevicate sull’arco alpino, in parte anche lungo la dorsale appenninica.
Il fattore probabilmente più interessante sarà un altro, ossia il vero e proprio stravolgimento barico che potrebbe caratterizzare il prossimo mese. L’autunno potrebbe infatti accelerare verso l’inverno, proponendoci condizioni meteo climatiche tutt’altro che scontate. Attenzione quindi, perché le sorprese sono dietro l’angolo.