Come scrive il collega Alessandro Arena nell’articolo che segue qui in questa pagina, sì perché escludere a priori la possibilità di un inverno con almeno un’ondata di gelo di smisurata intensità? Ce ne sono state svariate questi anni in entrambi gli emisferi.
Non vi stiamo dicendo che avremo un apocalisse di freddo, mai detto niente di simile. Ma altro lo fanno, eccome se lo fanno, passano per autorevoli.
Ci sono gli elementi per non escluderne la possibilità. Appena lo scorso inverno ci fu una storica ondata di gelo nel Nord America che mise in ginocchi il ricco stato del Texas, dove moltissime abitazioni furono danneggiate dallo scoppio delle condutture dell’acqua. E milioni di cittadini rimasero al freddo senza energia elettrica.
La vicina Spagna ebbe la sua storica nevicata con temperature record di gelo, e senza l’ingresso d’aria fredda dalla Siberia. Nevicò in quasi tutta la Grecia, posta a latitudini estremamente meridionali. E potremmo continuare.
Integrazione a cura di Federico De Michelis
Guardiamo avanti, guardiamo oltre, lasciamoci alle spalle l’autunno – del quale avremo modo di parlare in altre sedi – e proviamo a capire quali potrebbero essere gli scenari meteo climatici del prossimo Inverno.
Inverno 2021/2022, sarà quello della svolta? Nei due precedenti, forse qualcuno lo ricorderà, commentammo dinamiche atmosferiche particolari: per due anni di fila abbiamo visto il Vortice Polare arrancare, essere letteralmente sballottato dai vari riscaldamenti della stratosfera. Effetti eclatanti, in termini di gelo e neve, coinvolgevano varie zone dell’emisfero boreale, ad esempio Stati Uniti, Siberia, Canada.
In Italia, come sempre, le variabili a contorno sono talmente tante che ipotizzare effetti invernali sulla base di un Vortice Polare allo sbando è e sarà un grosso errore. Abbiamo il Mediterraneo, abbiamo le Alpi, ampliando il campo di osservazione abbiamo l’Oceano Atlantico le cui interazioni atmosferica non possono essere assolutamente accantonate.
Dicevamo, i due anni precedenti abbiamo parlato di possibile svolta, intesa come l’inizio di una “nuova era climatica” invernale. Chissà, forse sono davvero terminati gli inverni insulsi del nuovo millennio e dovremo abituarci a ben altre condizioni. Basti pensare che anche quest’anno avremo a che fare con La Nina, che in accoppiata con una QBO- potrebbe provocare uno smantellamento precoce del Vortice Polare.
Sono dinamiche, quelle atmosferiche citate, che stiamo osservando con frequenza crescente e per certi versi impressionante. Ed è proprio la contrazione dei tempi di ritorno che sta portando molti studiosi ed esperti del clima ad ipotizzare un netto cambio di marcia dei prossimi inverni. Già a partire dal prossimo.
L’Inverno 2021/2022 potrebbe essere realmente sorprendente. Lo sarà quasi certamente in varie zone del nostro emisfero, ma stavolta potrebbe esserlo anche in Italia, con ondate di freddo dall’Artico e qualche incursione gelida siberiana. Quante? Questo non possiamo saperlo, non abbiamo la sfera di cristallo né tanto meno la bacchetta magica per soddisfare i desideri dei meteo appassionati. Fatto sta che confidiamo in un Inverno che in tanti, forse tantissimi, non avranno ancora sperimentato.
Confidiamo in un Inverno mai visto, in quell’Inverno d’altri tempi che più di una volta è stato citato ma che poi raramente ha avuto riscontri nella realtà. Quest’anno, lo ripetiamo, potrebbe sorprendere fin da subito, già nel mese di dicembre.