
Viviamo nel costante pericolo di catastrofi di varie entità, alcune possono avere un impatto sulla quotidianità così devastante, da cancellare in poche ore l’attuale civiltà del progresso tecnologico che si spinge nei luoghi più remoti della Terra. Anzi, sarebbe cancellata la Civiltà che conosciamo, una sorta di fine del Mondo.
Quasi tutto il Pianeta è raggiunto dalla rete telefonica e quella elettrica, poi c’è internet, la novità dell’ultimo trentennio con cui gestiamo sempre più servizi, da quelli domestici, a quelli strategici di uno Stato, poi gli ospedali, il pronto soccorso. La rete internet è fondamentale per la comunicazione.
Qualche giorno fa milioni di persone si sono sentite smarrite perché i vari servizi del gruppo Facebook, compresi quelli aziendali, hanno avuto un blackout di varie ore. Un evento banale rispetto alle tempeste solari.
Il nostro Pianeta corre letteralmente immerso nei raggi cosmici, un vento di particelle incredibilmente energetiche provenienti sia dallo spazio profondo e dalla nostra stella, il Sole. Un bombardamento continuo che sebbene solitamente non desti particolare preoccupazione, in alcune occasioni può registrare picchi d’intensità fuori dall’ordinario e potenzialmente in grado di mettere letteralmente ko ogni possibile strumento che faccia uso dell’energia elettrica: dai satelliti in orbita, compresa le stazioni spaziali, alle reti elettriche, quelle dati e qualunque altro apparato elettronico.
Queste vere e proprie tempeste elettromagnetiche scaturiscono più o meno periodicamente dal Sole e per lo più sono innocue (ce ne sono diverse ogni anno). Tuttavia, sono ormai documentate tempeste solari capaci di spingere le aurore polari fino all’equatore, eventi di tale potenza che oggi potrebbero generare un cataclisma tecnologico.
Le tempeste solari più estreme documentate.
La tempesta solare più potente mai osservata direttamente risale al 1859 ed è nota come Evento di Carrington. Produsse un’aurora boreale visibile fino a Roma e un’interruzione di 14 ore delle comunicazioni telegrafiche (la rete di comunicazione dati di quei tempi).
Tuttavia, ricerche più recenti hanno permesso di dimostrare che eventi ancora più energetici si sono verificati nel corso dei secoli e dei millenni. Le tracce isotopiche nei ghiacci della Groenlandia hanno dimostrato che all’incirca nel 660 a.C. si è verificata una tempesta solare di straordinaria potenza, diversi ordini di grandezza superiore all’Evento di Carrington. Altre tempeste di inaudita potenza risalgono rispettivamente al 774 d.C. e al 993 d.C.
La necessita di misure di prevenzione più efficaci già in stato d’opera. Il pericolo è concreto.
Alcuni passi avanti sono stati indubbiamente fatti: per esempio, i cavi sottomarini che collegano USA ed Europa sono stati perfezionati e sono oggi meglio isolati dalle interferenze elettromagnetiche. Il sistema satellitare GPS Galileo è documentato come più resistente alle interferenze elettromagnetiche di origine solare di quanto non sia l’originale GPS americano.
Tuttavia, molto resta indubbiamente da fare. Se si abbattesse oggi sulla Terra una tempesta elettromagnetica indotta da un flare solare simile ai più potenti individuati finora, si potrebbe verificare un blackout totale di ogni apparecchiatura elettrica in funzione sulla superficie terrestre. Per non dire del pericolo per i voli aerei ed i satelliti in orbita. Qualcosa di cui appare persino difficile immaginare tutte le conseguenze.
Insomma, sarebbe una catastrofe che potrebbe avere conseguenze per anni, con un collasso inimmaginabile per l’economia. Ma le conseguenze si estenderebbero alle industrie, quindi anche all’agricoltura. Senza energia elettrica mancherebbe l’acqua per irrigare i campi, con conseguenti carestie. Non avremmo carburante per le auto, i treni, i mezzi pubblici si fermerebbero.
Finiremmo in una sorta di lockdown, ma nell’oscurità e isolati tra noi. Non potremmo fare nemmeno una semplice telefonata. Ovviamente, non avremmo TV, Radio. L’informazione su ciò che è avvenuto giungerebbe settimane dopo, il tutto per sentito dire.
E c’è da chiedersi, come mai con il sapere che abbiamo, come mai non si intervenga con celerità per proteggerci da tali disastri, che non ucciderebbero direttamente alcun abitante del nostro Pianeta, questo va detto, ma che porterebbero al collasso l’attuale civiltà in pochi istanti.
Caso strano, stiamo dando maggior credito e risorse per deviare eventuali asteroidi, e proprio in questi giorni si parte un razzo per avviare un progetto per deviarne uno, per iniziare l’era degli esperimenti che sino a 10 anni fa, erano solo visti nei film di fantascienza.