In tanti pensiamo che sia la Liguria, sia la sola in prima linea per questi eventi meteo estremi, ma purtroppo, i territori a rischio idrogeologico in Italia sono molto ampi, ed è sufficiente una perturbazione di questi tempi, con un mare Mediterraneo caldissimo, a far paura e preoccupare ben oltre quelle che sono le allerte meteo diffuse dagli enti preposti.
Scuole chiuse in 13 comuni della Lunigiana per oggi. Ci troviamo nel Nord-Ovest della Toscana. I sindaci dei Comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Tresana, Villafranca in Lunigiana e Zeri (tutti comuni montani della Lunigiana, in provincia di Massa Carrara) hanno firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado vista l’allerta meteo codice arancio diffusa dal sistema regionale di Protezione civile.
Si tratta di decisioni precauzionali, in quanto quelle aree sono soggette a improvvisi allagamenti perché incastonate tra i monti, e peraltro piuttosto esposte alle correnti di sud-ovest umide e parecchio piovose. Ma la maggior pericolo deriva e temporali di fortissima intensità. Imprevedibili, ma cattivissimi.
E appena dopo un solo giorno di scuola, i sindaci della zona hanno firmato delle ordinanze per chiudere gli istituti. La precauzione non va mai criticata.
Ma questo è solo l’inizio dell’autunno, sentiremo parlare di chiusure nel futuro a seguito di allerta meteo.
E c’è veramente poco da obiettare, in quanto le precipitazioni hanno una tendenza esageratamente intensa, risultando veramente un rischio. Piove in tempi sempre più ristretti e con maggiore violenza.
A Perugia, in alcuni comuni della sua provincia, il 23 agosto si ebbe un nubifragio, e in circa un’ora sono caduti oltre 170 mm di pioggia. Esattamente 170 litri d’acqua ogni metro quadro. Una valanga d’acqua, insomma, quella che i giornali chiamano bomba d’acqua. All’epoca si ebbero danni ingentissimi, in questi giorni è stata pubblicata quella che potrebbe essere la stima dei danni, che ammonta ad alcune centinaia di migliaia di euro.
Perciò non ci dovremo meravigliare se a seguito di avvisi meteorologici di burrasche, i sindaci firmeranno delle ordinanze precauzionali, al fine di non incorrere in conseguenze per aver trascurato di avvisi meteorologici estremi.