Modificare i sogni non sarà più solo un tema da film o romanzo di fantascienza, è quanto promette il progetto TweakDreams, diretto da Giulio Bernardi, ricercatore pisano della Scuola Imt Alti studi di Lucca, che ha ottenuto un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro dal Concilio Europeo delle Ricerche.
Secondo quanto dichiarato dal dott. Bernardi, durante il sonno si possono avere vari tipi di esperienza cosciente, come flash, immagini, sensazioni, pensieri, suoni e la ricerca va a sondare tutte queste forme e non soltanto i sogni classici.
Queste esperienze derivano dal fatto che il cervello, durante il sonno, può avere parti più sveglie di altre, caratterizzate, dal punto di vista elettrico, da onde cerebrali veloci e di ampiezza contenuta (tipiche della veglia), mentre quelle del cervello dormiente producono onde ampie e lente.
In alcune patologie le esperienze coscienti durante il sonno sono molto più presenti del normale. La ricerca mira a capire se alcune tecniche di modulazione del sonno potrebbero servire per contrastare queste alterazioni, cioè rimettere a dormire quelle parti del cervello che si sono attivate durante il sonno. Secondo alcuni studi, infatti, il sonno è fondamentale per fare pulizia nel cervello e liberare spazio per nuova memoria.
Patologie come l’Alzheimer, l’epilessia e la depressione sembra possano avere una relazione con i disturbi del sonno. La ricerca punta a utilizzare una tecnica che possa influenzare le onde lente nel cervello per ridurre il livello di coscienza durante il sonno. Alterare i sogni non è lo scopo della ricerca, però potrebbe essere una strada da seguire per migliorare il sonno delle persone, che è quello che la ricerca si prefigge.