Il caldo è prepotentemente salito in cattedra sull’Europa. L’Estate 2020, dopo un avvio in sordina, è tornata a mostrare le caratteristiche che ormai ben conosciamo appartenere alle estati del nuovo millennio, con episodi frequenti di caldo estremo e localmente persistente.
La stagione sembrava avviata su canoni vecchio stile. Il profilo di quest’estate è stato infatti caratterizzato, sino al 20 luglio, da temperature più basse della media stagionale, a causa di continue incursioni di correnti fresche e perturbate atlantiche, o in discesa dalle alte latitudini.
L’anticiclone africano era rimasto relegato al ruolo di semplice comparsa, con un’incidenza maggiore limitata solamente alla Penisola Iberica. Tutto è poi cambiato tra fine luglio e inizio agosto, con ondate di calore in successione.
In particolare, nell’ultima settimana, un imponente anticiclone subtropicale si è elevato su oltre mezza Europa, proteso dalla Penisola Iberica fino all’area baltico-scandinava, con temperature che si sono portate diffusamente sopra la norma su quasi tutta l’Europa Centro-Settentrionale.
A risentire maggiormente del caldo anomalo è stata l’area occidentale dell’Europa, in particolare la Francia dove si sono registrati nuovi picchi di temperatura fin sopra i 40 gradi, localmente da record. Il caldo intenso non ha risparmiato l’Inghilterra, il BeNeLux e la Germania.
Diversamente da quanto avvenuto su gran parte dell’Europa, nell’ultima settimana il clima è stato invece più fresco tra i Balcani, l’Egeo e soprattutto l’Italia, a causa di un vortice ciclonico in lenta evoluzione, caratterizzato dalla presenza d’aria fredda in quota.
Le temperature si sono portate sotto media soprattutto sul Sud Italia. Ora la situazione è già mutata, per l’anticiclone africano che abbraccia più direttamente l’intera nostra Penisola, con caldo destinato ad essere protagonista assoluto fino almeno a tutto il weekend di Ferragosto.