Il vulcano Stromboli torna protagonista, a distanza di un anno da quelle potenti esplosioni che la scorsa estate avevano causato persino la tragica morte di un escursionista. Lo Stromboli aveva avuto violenti sussulti prima il 3 luglio e poi il 28 agosto del 2019.
La paura è improvvisamente tornata per gli abitanti e i turisti, svegliati di soprassalto dall’esplosione. Al mattino del 19 luglio, poco prima dell’alba, un intenso boato ha accompagnato un evento esplosivo significativo, ben maggiore rispetto a quelli ordinari che interessano il cratere.
Nel dettaglio, si è trattato di due forti esplosioni in serie, ma non paragonabili con quelle avvenute lo scorso anno. I prodotti generati dalle esplosioni sono ricaduti in tutta la terrazza craterica e lungo la sciara del fuoco, ma non si sono avuti danni.
Dopo i fenomeni eruttivi del 2019, il vulcano viene costantemente monitorato dai tecnici e le escursioni sul cratere dei turisti sono state fortemente limitati. Si può salire non oltre i 290 metri e solo con l’ausilio di guide esperte.