Ultimi giorni movimentati nell’area marina protetta di Punta Campanella, in Campania, per effetto di alcuni spettacolari avvistamenti marini. Oltre a un capodoglio e ad un gruppo di delfini, a fare maggiore scalpore è stata la comparsa di un esemplare di Mobula Mobular, conosciuto anche come “Diavolo di Mare”.
Incredibile avvistamento
Questa specie è a forte rischio d’estinzione, per questo non è facile imbattersi nella sua presenza. La grossa manta è stata avvistata a pelo d’acqua da un pescatore locale a largo di Vetara. Si tratta di una grande particolarità, in quanto in genere predilige nuotare negli abissi marini.
Il Diavolo di Mare è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e si può riconoscere grazie alla presenza delle 2 pinne cefaliche, simili a corna, che le hanno conferito il particolare nome. L’apertura alare del Diavolo di Mare può addirittura raggiungere fino a 5 metri, con un peso complessivo di circa 1 tonnellata.
L’animale sembra come voli nell’acqua per le pinne pettorali così larghe. Le sue caratteristiche alimentari consentono di trovarla spesso in associazione con la balenottera comune, la stenella, il pesce spada ed altre specie.
La manta si nutre principalmente di zooplancton anche se sono stati osservati casi di predazione sui piccoli pelagici. Va detto che questa specie non rappresenta un pericolo per l’uomo, non è aggressiva e dispone solo di un aculeo a scopo difensivo nella parte dove inizia la coda.
Ecco perché è a rischio estinzioe
La specie risulta a rischio d’estinzione perché è spesso vittima accidentale di alcune tecniche di pesca invasiva ed è inoltre una specie a basso potenziale riproduttivo. Per tale ragione, la specie è elencata come ‘in pericolo’ nella Lista Rossa dell'”International union for conservation of nature”.
Si tratta quindi di un animale in via d’estinzione ed è stato sorprendente vederlo. Si spera sempre che la maggiore tutela verso queste specie a rischio possono portare il mare ad essere ripopolato da questi spettacolari animali.