Stenta a decollare l’estate 2020, nella quale osserviamo abbastanza a sorpresa le difficoltà dell’anticiclone africano a prendere il sopravvento come si era abituati in altre annate. Ricordiamo che sono le espansioni dell’anticiclone africano a traghettare l’aria rovente sul Mediterraneo, ma anche a latitudini ben superiori.
Le perturbazioni atlantiche trovano così vita facile nello scorrere alle medie latitudini europee e si potrebbe quasi parlare di un’estate un po’ “vecchio stile”. Quella che poteva essere un’estate terribilmente rovente si sta per il momento rivelando ben diversa dalle attese.
Le anomalie di giugno
Giugno era trascorso con le conseguenze di quelli che erano stati i capricci di fine primavera, con le alte pressioni posizionate in modo anomalo sul Nord Europa. Le depressioni hanno stazionato più a sud con continue ondate temporalesche su gran parte dell’Europa Meridionale, Italia compresa.
Tale situazione ha comportato, nel corso del mese di giugno, temperature superiori alla norma sulle nazioni settentrionali dell’Europa, in particolare sulla Penisola Scandinava. Viceversa, hanno prevalso valori termici un po’ sotto media sulla fascia mediterranea, nonché sull’area balcanica.
Luglio all’opposto
Ora lo scenario si è ribaltato completamente, con una depressione fredda che ha preso piede in modo permanente sull’Europa Settentrionale. Ne deriva un avvio di luglio particolarmente anomalo, con temperature sotto media soprattutto sulla Penisola Scandinava, con scarti negativi anche di 6/8 gradi.
Il clima fresco ha prevalso anche su Regno Unito, Francia e parte della Germania. Sul resto d’Europa il clima è stato tipico estivo, tuttavia senza particolari anomalie nemmeno fra il Nord Africa e il Mediterraneo, nonostante temperature lievemente superiori alla norma in quest’area nella prima decade di luglio.
Non a caso, finora si è avuta solo un’ondata di calore intensa in Italia, nemmeno di lunga durata, e per il resto hanno prevalso fasi climatiche molto gradevoli e a tratti instabili. Per il momento luglio non sembra intenzionato a riservare ondate di calore particolarmente cocenti, sino almeno a metà mese.