Nei primi giorni di giugno un asteroide di notevoli dimensioni è sfrecciato molto vicino alla Terra, ad una distanza inferiore da quella che ci separa dalla Luna. Il corpo celeste, chiamato 2020 LD, è infatti passato ad appena 306.675 mila chilometri dalla Terra.
Considerando il diametro compreso tra gli 89 e i 200 metri, si tratta dell’asteroide più grande mai passato nello spazio vicino al nostro pianeta dal 2011, nonché del nono più grande della storia. In genere sappiamo quando un corpo celeste passa così vicino alla Terra, ma stavolta è passato incredibilmente inosservato.
Ce ne siamo accorti in ritardo
Il passaggio così ravvicinato è avvenuto lo scorso 5 giugno 2020, ma gli esperti sono riusciti a rilevare 2020 LD solamente due giorni dopo, cioè il 7 giugno 2020, quando già aveva iniziato ad allontanarsi dalla traiettoria terrestre.
Il fatto che sia sfuggito dipende dal fatto che la luce del Sole aveva “nascosto” l’arrivo dell’asteroide a partire dal novembre del 2019. A dar notizia di quanto successo sono stati gli esperti del programma ATLAS ( Asteroid Terretrial-impact Alert System), il sistema che segnala i corpi celesti che potrebbero colpirci.
il sistema Atlas, nello specifico, mira a individuare oggetti con un diametro inferiore ad 1 chilometro almeno 24 ore prima del possibile impatto. Il sistema funziona attraverso due stazioni, ATLAS 1 e ATLAS 2, poste a 150 chilometri di distanza l’una dall’altra. Come vediamo, non è però un sistema infallibile.
L’asteroide sfuggito alla nostra vista era davvero gigantesco, poteva costituire una minaccia serissima in caso di collisione. Se 2020 LD avesse impattato sulla Terra, sarebbe stato in grado di distruggere una grossa area metropolitana.
Giusto come esempio di raffronto, la “meteora di Čeljabinsk”, del febbraio 2015, aveva un diametro di “appena” 15 metri, quindi molto inferiore. Possiamo parlare di pericolo scampato, poiché 2020 LD dovrebbe avvicinarsi di nuovo al nostro Pianeta solo tra circa 50 anni.