Quest’anno le condizioni climatiche della regione artica sono state incredibili. Oltre all’ondata di caldo record d’inizio estate che dalla Siberia si è propagata all’Oceano Artico, negli ultimi giorni stiamo osservando un ciclone profondissimo nel Mare di Beaufort. Con un minimo di pressione pari a 970 mbar, si tratta della seconda tempesta artica con la pressione più bassa mai registrata.
Il ciclone (definito tempesta artica) si è formato sulla Siberia centro-settentrionale, ha proseguito verso est lungo la costa attraversando l’isola di Wrangel nella giornata di domenica. Quindi ha fatto il suo ingresso nel Mare di Beaufort ed è letteralmente esploso.

La pressione più bassa sul livello del mare ha raggiunto circa 968 mbar. Stiamo parlando di un valori appena superiore all’incredibile tempesta artica record che si verificò nell’agosto 2012.
E’ bene non scordarsi che Luglio ha visto temperature molto al di sopra della norma nella regione artica. Durante la prima metà del mese l’anomalia era prossima ai 10°C rispetto alla media trentennale di riferimento.
A metà luglio 2020, l’estensione del ghiaccio marino artico era a livelli minimi record. L’ondata di caldo siberiano, che si è protratta a partire dalla tarda primavera, ha provocato un ritiro del ghiaccio lungo la costa russa. Ciò ha portato a un’estensione molto bassa del ghiaccio marino nei mari di Laptev e Barents.