Tra la serata di giovedì e le prime ore della notte di venerdì, l’area metropolitana di Milano è stata interessata a partire dalle 21 di giovedì una violenta ondata di maltempo, caratterizzata dalla formazione di temporali autorigeneranti di forte intensità. Questi si sono susseguiti uno di seguito all’altro per molte ore, fin sino alle 3-4 del mattino.
La cronaca ha illustrato l’ennesima esondazione del fiume Seveso, poi ha parlato anche di quella del fiume Lambro.
In una visione generale sembrerebbe che il Seveso sia straripato per cause recenti, ma non è affatto così. Da parte nostra non c’è alcun schieramento politico in merito. Innanzitutto, il Centro Meteo Lombardo, con la sua capillare rete di stazioni meteo in Lombardia, la più fitta in Italia, ha illustrato brillantemente l’evento, indicando picchi di pioggia dalla mezzanotte di 150 millimetri su Milano ovest. A questi vanno aggiunti i molti millimetri caduti prima della mezzanotte, che in alcune aree erano già di circa 50 millimetri.
Presumibilmente l’area più colpita di Milano è quella occidentale, dove i pluviometri hanno misurato in poche ore circa 150/200 mm di pioggia che equivalgono ad un valore che è sino al doppio di quello mensile. Il temporale ha avuto una furia inaudita anche in centro città.
Vogliamo sottolineare come qualsiasi centro urbano, sotto tali piogge si troverebbe in condizioni di grave disagio idraulico, con allagamenti, mentre tutto sommato a Milano la situazione non è stata delle peggiori. In alte città, in eventi analoghi si erano avute anche delle vittime.
Milano non è nuova a temporali di tale portata, ma non sono di certo fenomeni ricorrenti. Un tale quantitativo di pioggia corrisponde a circa 200 litri d’acqua per metro quadro.
Orbene, osservando le varie mappe a disposizione, quella del Centro Meteo Lombardo e di Arpa Lombardia, abbiamo osservato quanto segue: il bacino fluviale del Seveso ha ricevuto in tempi brevi tra i 100 mm di pioggia della Brianza ed i 180 mm di Milano città. Il bacino fluviale del Lambro ha avuto piogge decisamente meno imponenti, ma anche quel fiume ha avuto una breve esondazione.
Va anche detto che lunedì scorso la Lombardia, ma soprattutto il milanese, così pure i bacini fluviali dei due fiumi, hanno avuto forti piogge, per accumuli anche di 65 mm. Pertanto, gli allagamenti del Seveso, seppur ricorrenti in occasione di piogge intense, sono dovute al maltempo di forte intensità. Va poi detto che il Seveso è una torrenti che scorre sotterrano sotto Milano, da qui il gran problema che potrà solo essere parzialmente risolto.
In una giornata temporalesca eccezionale, a Milano possono cadere in 24 ore anche 250 mm di pioggia. Ciò va ricordato in virtù di qualsiasi lavoro finalizzato a contenere le ricorrenti inondazioni di parte della città. Inoltre, Milano è una città di pianura, e ciò è un’aggravante per gli allagamenti.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità rispetto a quelle a più lungo termine.
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