Si è tanto dibattuto in merito alla reale origine del Nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) non solo sul passaggio avvenuto dall’animale all’uomo, tanto che era stata insinuata da più parti la possibilità che ci fosse la manipolazione dell’uomo attraverso un’azione diretta in laboratorio.

Uno studio ha ora fatto chiarezza sull’analisi del genoma del Covid-19, svelando l’origine naturale. Il Coronavirus, causa della pandemia che sta mettendo in ginocchio soprattutto l’Italia, sarebbe il risultato dell’evoluzione naturale di altri virus della stessa “famiglia”.
Non ci sono quindi evidenze d’interventi di ingegneria genetica attraverso azioni manipolatorie di eventuali geni virali in provetta da parte dell’uomo. Confrontando i dati genetici disponibili per diversi tipi di coronavirus, il SARS-CoV-2 si è originato attraverso processi naturali.
Gli esperti hanno in particolare confrontato il gene per una proteina chiave nel processo infettivo, una proteina dell’involucro esterno del virus (chiamata ‘spike’, da punta o spina) che gli serve per attaccarsi, entrare e infettare le cellule umane.
Ebbene, il modo in cui il virus si lega alle cellule umane è considerato talmente perfetto che per gli esperti non può essere altro che il risultato della selezione naturale piuttosto che il prodotto ottenuto attraverso l’ingegneria genetica.
Viene così definitivamente scartata l’ipotesi della manipolazione di laboratorio come possibile origine del SARS-CoV-2. A condurre lo studio ed il lavoro è stato lo Scripps Research Institute di La Jolla. La ricerca sui genomi del SARS-CoV-2 e virus affini è stato pubblicato sulla rivista Nature Medicine.