La pandemia sta galoppando in maniera davvero inarrestabile a livello globale, tanto da coinvolgere la gran parte delle nazioni e i continenti. Tutti fuorché uno e ci riferiamo all’Antartide, che è da considerarsi l’unico continente che si salva dal contagio da Covid-19.
In Antartide ben 28 nazioni hanno installato le loro basi di ricerca scientifica e c’è anche una spedizione italiana capitana da Alberto Della Rovere alla stazione Zucchelli. In tutto ci sono circa 4 mila persone che vivono in mezzo ai ghiacciai, composte da scienziati, medici, militari e tecnici.
Fra tutte queste persone non figura nessun contagio, anche perché in questi mesi non ci sono stati contatti con il resto del mondo e per questo il personale internazionale è rimasto alla larga dal nuovo coronavirus esploso a Wuhan a dicembre, per poi diffondersi in modo pandemico.
Al momento questi ghiacci rappresentano il luogo più sicuro della Terra, anche se pure laggiù sono state prese delle precauzioni come l’uso del gel disinfettante. In Antartide le spedizioni scientifiche si installano stabilmente da ottobre a fine febbraio, la stagione primaverile ad estiva laggiù.
Ora quindi l’inverno è alle porte e anche la spedizione italiana si è messa in viaggio per far rientro nella nostra nazione, sebbene sarebbe stato più sicuro rimanere nei ghiacci, con sbarco previsto il 9 aprile. Di sicuro non dovranno fare quarantena, al contrario di chiunque altro debba entrare nel nostro Paese.
Il coronavirus sappiamo che è molto aggressivo in termini di contagio, ma un eventuale ingresso in Antartide sarebbe quanto mai deleterio e si farà di tutto per evitarlo. In quelle condizioni climatiche difficili curare un paziente sarebbe assai complicato, così come evacuarlo richiederebbe tempi troppo lunghi.