Il clima è cambiato, il meteo appare ai nostri occhi sempre più estremo anche in Italia, per l’appunto, appare perché scientificamente non è provato che sia più estremo del passato, bensì è provato che è più caldo. Anche sul più caldo misurato con i numeri, per gli anni in cui non c’erano i termometri si fanno ipotesi scientifiche basate su sedimenti, ghiacci, anelli delle piante, carestie, etc..
Noi sappiamo che sino a circa il 1850 c’era la Piccola Era Glaciale, poi è terminata e siamo in un nuovo ciclo più mite, dove è cresciuto a dismisura l’inquinamento dell’aria con l’esordio dell’Era Industriale. Sappiamo che in passato varie annate furono influenzate da questo o quello, ma non abbiamo valori esatti di temperatura e di pioggia. Ci sono studi scientifici, innumerevoli pubblicazioni e cartine che traggono conclusioni su informazioni che non sono i termometri.
Alcuni record di caldo dei primi del 1900 circa sono stati dichiarati non validi perché le stazioni meteo non erano a norma, così anche di freddo, di pioggia. Che sia chiaro: non stiamo negando che non ci siano i cambiamenti climatici con prove scientifiche, bensì citiamo che c’è un libero arbitrio che viene fatto delle ricerche climatiche e paleoclimatiche, per dimostrare che ogni catastrofe meteorologica è causata dai cambiamenti climatici.
Ci sono, fosse per questo, innumerevoli notizie di eventi meteo estremi terrificanti, vere catastrofi, ad esempio alluvioni, ma nessuno aveva i pluviometri per stimare quanta pioggia sia caduta a quei tempi. Oggi siamo in grado di conoscere quanta pioggia cade in un minuto, avere il dato istantaneamente sulla consolle della stazione meteo e disponibile in tempo reale su internet. I social network amplificano la distribuzione le notizie degli eventi meteo estremi, perché in quasi ogni parte della Terra c’è uno smartphone collegato ad internet, e foto e video vengono condivise molte migliaia di volte e replicate dai siti web e dalla televisione.
Anche in passato c’erano le alluvioni lampo che uccidevano, è questo vogliamo dire. Non sappiamo, però che se fossero davvero più frequenti, non abbiamo dati strumentali, ma notizie e molti aggettivi. Or ora diluvia in Sicilia da ieri sera, in varie località si ripetono i super nubifragi, noti ai più come bombe d’acqua, termine che nella meteorologia italiana ufficiale non esiste, ma che ha un significato comunque equivalente al nubifragio, all’alluvione lampo.
Di certo dobbiamo riconoscere che nell’arco di un secolo circa le condizioni climatiche sono cambiate parecchio, i numeri lo dimostrano ampiamente, piove con irregolarità, la temperatura media è aumentata, è salito il livello dei mari, i ghiacci fondono rapidamente, sovente si battono record di caldo, mentre più occasionalmente di freddo. Sporadicamente vengono battuti i record di pioggia, anche se quelli storici, un po’ ovunque resistono, e ciò significa che in passato c’erano gli eventi meteo estremi.
Ai giorni d’oggi siamo consapevoli dei rischi meteo più che in passato, peccato che non si faccia molto come prevenzione sul territorio, e che ciò sia causa di feriti, morti e i dispersi. Una delle poche, ma determinanti misure cautelari sono le allerte meteo disposte dagli organi ufficiali, e le previsioni meteo. Queste salvano un numero considerevole di vite umane. Nei giorni d’oggi le ondate di maltempo estreme, ma anche i temporali locali, causano un numero decisamente inferiore di vittime rispetto al passato, in particolare nei Paesi occidentali, ove la distribuzione delle notizie meteo è capillare.
In conclusione, l’umanità ha fatto enormi passi avanti per difendersi dal meteo estremo con l’ausilio delle previsioni meteo.