Sul finire della scorsa Estate fu lanciata da parecchi siti di news la notizia che annunciava un Inverno di gelo epocale. La proiezione era basata su un modello matematico che ogni settimana sforna previsioni mensili la cui affidabilità è prossima a ZERO per cento.
Le notizie di meteo estremo, di gelo epocale, di disastri, ottengono un’audience altissima da sempre, così come l’annuncio di caldo, alluvioni e qualsiasi catastrofe naturale.

Ho clonato questo genere di informazione come “meteo gossip”, perché spesso di ciò si tratta, e perché non nulla ha di basi scientifiche di previsione, semmai si tratterebbe di letteratura scientifica.
Dopo il terremoto d’Abruzzo, e poi dopo quello dell’Emilia, ci fu uno tsunami di interesse verso la geologia, la tettonica, ed anche la microscossa strumentale veniva urlata sui social network come terremoto.
L’evento naturale estremo è divenuto letteratura live, notizia. Cliccatissimi sono i video dello tsunami ripreso dalle telecamere in Giappone. E a distanza di anni, anche inedite sequenze di quell’evento ottengono centinaia di migliaia di click.
La news dell’evento estremo nasce negli USA, Patria dell’informazione veloce, live, ripresa con ogni mezzo, per innescare nello spettatore quel picco di adrenalina che suscita vivere in diretta un pericolo imminente.
Ma torniamo all’Inverno 2014-2015, previsto gelido con molti mesi in anticipo, in un epoca scientifica dove la meteorologia ha fatto passi da gigante rispetto al decennio precedente, ma che ancor oggi non è in grado di prevedere la localizzazione di dove ci sarà la prossima alluvione lampo, dove a distanza di 5 giorni viene prevista una nevicata storica poi smentita.
Si sa che la previsione meteo non ha certezze, che è figlia della teoria del caos in cui miliardi di elaborazione matematiche costruiscono una serie di possibili scenari. La previsione meteo è solo la possibilità che una determinata serie di fenomeni atmosferici si manifestino, con un’affidabilità crescente, man mano che ci avviniamo al momento X.
La previsione estiva e autunnale che dava certo un gelo apocalittico (indicava la neve su scala locale, la temperatura minima esatta che si sarebbe raggiunta) era solo letteratura dilettevole da leggere, come un bel libro di fantascienza.
Oggi è 26 dicembre, e siamo abbastanza certi che sull’Italia e mezza Europa, dopo l’anonimo e mitissimo inverno 2013/2014 avremo un’ondata di gelo. Ma sarà lungi da essere il gelo epocale annunciato, perché il freddo storico, in epoche non così distanti da oggi, fu così intenso da distruggere migliaia di piante d’ulivo, gelare la Laguna Veneta, e si dice anche il Porto di Genova, ghiacciare la superficie dei fiumi del Nord Italia e parte di quelli dell’Italia centrale, imbiancare Roma, Napoli, Palermo, Catania, Cagliari, Tunisi e Algeri.

Al momento non c’è alcuna previsione meteo di ondata di gelo storica, anche se dopo l’Autunno caldissimo che abbiamo avuto in Italia ed in Europa, il freddo in arrivo farà notizia, e sarà doverosamente commentato da tutti noi.