Da qualche giorno i modelli matematici di previsione sfornano la previsione per l’Italia e buona parte dell’Europa di un potentissimo anticiclone che potrebbe durare sino alla settimana di Natale. Sarebbe, se confermata, una situazione già vista nel passato, che in varie annate ha attenuato i rigori dell’Inverno.
Nel frattempo risuona sulla rete il lamento dei meteofili, teso a sostenere che l’Inverno rischia di sfumare, offuscato dalla perversa bomba meteorologica che sono gli anticicloni a cuore caldo del semestre freddo.
Ad osservare un po’ le mappe storiche si evince che dare per spento l’Inverno già a dicembre potrebbe rivelarsi incauto. Infatti ci sono stati parecchi inverni definiti storici che erano iniziati sotto tono, con le alte pressioni delle Azzorre persistenti. Tra questi ci fu il 1991 e soprattutto il Grande Inverno, quello del 1956.
Alcune proiezioni stagionali indicano che da gennaio avremo la possibilità di irruzioni di aria fredda dalle regioni del Burian verso ovest, ma è duro stabilire quale rotta seguiranno.
Non poche sono le occasioni in cui le irruzioni di aria gelida si portano verso l’Europa orientale, e solo occasionalmente interessano anche il Sud Italia. Altre si portano verso l’Europa centrale, meno frequentemente la Francia, alcune (ma davvero poche) si spingono sino alla Penisola Iberica.
Poi ci sono le volte, davvero rare, che le ondate di freddo piombano dirette sull’Italia, portando l’aria gelida che viene dai Paesi del freddo e da un Inverno iniziato anonimo si passa ad uno memorabile, come avvenne nell’inverno 2011/2012, ricordato dai meteofili come uno molto freddo e nevoso, mentre complessivamente e nel suo insieme, non è stato più freddo della norma, nonostante non sia affatto trascurabile la durata, intensità e rilevanza dei suoi gelidi e nevosi rigori che si sono perpetrati per un circa un mese.
L’Italia è un Paese dall’orografia complessa, ed inverni ricordati come memorabili per alcune regioni sono al medesimo tempo anonimi per altre perché sono rimaste sottovento alle perturbazioni nevose ed ai venti da nord. Potremmo menzionare l’Inverno 1998/1999, con la neve su Palermo, con temperature diurne, in quei giorni di fine gennaio, simili alle ben più fredde (climatologicamente) pianure del Nord Ovest italiano, sottovento ai flussi d’aria gelida da nord.
Già lo dico fin d’ora: sentiremo parlare parecchio di questo Inverno con i lamenti per il non Inverno che compariranno via, via sempre più con toni alti, ma da qualche parte, questo Inverno sarò ricordato per un super Inverno.